Notizie Notizie Mondo Bitcoin pronto ad affiancare l’oro come bene rifugio, i due asset ora si muovono all’unisono. Miccoli (Conio): 4 ragioni per dire sì

Bitcoin pronto ad affiancare l’oro come bene rifugio, i due asset ora si muovono all’unisono. Miccoli (Conio): 4 ragioni per dire sì

15 Aprile 2020 18:15

I mercati azionari stanno affrontando un periodo di crisi insieme all’oro e al Bitcoin che nell’ultimo mese hanno visto un calo di prezzo. La quotazione del metallo prezioso ha rotto la soglia psicologica dei 1.500 di dollari all’oncia. Allo stesso modo il prezzo del Bitcoin è arrivato sotto i 4.000 dollari. Entrambe le quotazioni, però, negli ultimi giorni hanno mostrato una ripresa. La domanda che sorge spontanea è: il Bitcoin può affiancare il metallo giallo come bene rifugio?

Christian Miccoli, Fondatore e Co-Ceo di Conio (primo portafoglio Bitcoin italiano che funziona su smartphone), risponde di sì e il grafico sottostante di comparazione (oro/biticoin e dow jones) lo evidenzia. Miccoli è stato anche amministratore delegato di CheBanca! (gruppo Mediobanca).

Bitcoin come bene rifugio?

Ecco le ragioni per cui Bitcoin può funzionare come un bene rifugio. In primis, secondo Christian Miccoli, il Bitcoin è un bene finito al pari dell’oro: l’algoritmo alla base della sua creazione è stato sviluppato in modo da poter immettere sul mercato una quantità massima di 21.000.000 di monete (target che sarà raggiunto nel 2140). In secondo luogo, il Bitcoin è decentralizzato: il che lo rende non manipolabile da un ente centrale. Non appartenendo a nessun Paese è praticamente immune dagli effetti che i cambiamenti geopolitici possono avere sulle valute tradizionali. Inoltre, a differenza delle valute tradizionali, non è influenzato dagli interventi delle banche centrali. Ogni volta che una Banca Centrale immette liquidità sul mercato, diminuisce il potere d’acquisto della valuta, fenomeno che si associa a un incremento dei rischi di inflazione, a cui però il Bitcoin non è soggetto.

È decorrelato rispetto ai mercati tradizionali e alle loro fluttuazioni: può essere influenzato dal panic selling che sta colpendo gli investitori in questi giorni, e per questa ragione registrare anch’esso una forte volatilità. Quando si affronta un periodo di crisi, come il Covid-19, è normale che le persone preferiscano detenere più soldi sul proprio conto in caso di necessità: per questo gli asset finanziari vengono venduti e il loro prezzo crolla. Persino il prezzo dei beni rifugio subisce un calo. Poi, però, per far fronte alla crisi, le banche centrali immettono liquidità sul mercato: è proprio a questo punto che, rimarca Christian Miccoli, in vista di un possibile scenario di inflazione, torna utile avere beni rifugio come Oro e Bitcoin.

Gli altri vantaggi

Oltre a possedere le caratteristiche di un bene rifugio, il Bitcoin può diventare interessante anche per altri motivi. In primis, l’halving, ovvero il momento in cui si dimezzano gli incentivi ai miner ed è previsto per maggio 2020. Come i mondiali di calcio, precisa Christian Miccoli, l’halving avviene ogni 4 anni e, prima del suo arrivo, il prezzo del Bitcoin tocca il suo punto più basso, per poi risalire subito dopo. Ora ci stiamo avvicinando al prossimo halving e potrebbe essere il momento giusto per investire, in previsione di una nuova impennata del prezzo.

Inoltre, il valore del Bitcoin dipende principalmente dalle dinamiche di domanda e offerta: più persone comprano Bitcoin, più alto sarà il suo valore e quindi il suo prezzo. Viceversa, nel caso di minore domanda, il suo valore diminuirà. Oggi, per la prima volta, accede al mercato un maggior numero di persone, grazie ad Hype, la Challenger Bank con più di 1 milione di clienti in Italia. L’ingresso sul mercato di Hype segnala la disponibilità delle banche ad integrare Bitcoin nella propria offerta.

Christian Miccoli sottolinea che, al di là di fluttuazioni anche repentine nel breve periodo, il Bitcoin ha registrato, dalla sua nascita, performance positive. Tutti gli anni (dal 2012 ad oggi, ad esclusione del solo 2018) hanno registrato rendimenti a due cifre: oggi il valore del Bitcoin è di circa 1.500 volte superiore a quello del 2012.

Infine, una diversificazione che preveda l’investimento di una piccola percentuale del portafoglio (1-2%) in Bitcoin offre la possibilità di aggiungere un boost all’alpha complessivo di portafoglio e, come tutte le diversificazioni, mitiga il rischio del portafoglio complessivo.