Notizie Notizie Italia Bitcoin ed Ethereum da record tra minacce dagli Usa e assist inflazione. E per Goldman Sachs questa criptovaluta farà +80% nei prossimi mesi

Bitcoin ed Ethereum da record tra minacce dagli Usa e assist inflazione. E per Goldman Sachs questa criptovaluta farà +80% nei prossimi mesi

8 Novembre 2021 13:37

Il Bitcoin si risveglia dal torpore delle ultime settimane sfondando al rialzo quota $66.000 e riavvicinandosi al record assoluto di $66.975 testato lo scorso 20 ottobre, mentre l’Ethereum continua a inanellare nuovi record, sfondando oggi la soglia di 4.700 dollari per la prima volta in assoluto.

Un articolo pubblicato su Coindesk ricorda come la fiammata delle criptovalute sia stata scatenata, nel corso delle ultime settimane, dal timore legato a un aumento dell’inflazione.

Etherem hedge contro inflazione, occhio a calo rendimenti reali Treasuries

Sia il Bitcoin, sia di recente lo stesso Ethereum – quest’ultimo con non poche perplessità – sono stati infatti identificati dai mercati come possibili strumenti per proteggersi dal rischio di inflazione.

Riguardo al Bitcoin, in particolare Yuya Hasegawa, analista del crypto market della piattaforma Bitbank in Giappone ha fatto riferimento al calo dei rendimenti reali dei bond, commentando che “è possibile che la flessione dei rendimenti reali provocata dalla paura dell’inflazione abbia provocato il recente rally del BTC”.

A tal proposito, i dati del dipartimento del Tesoro Usa hanno mostrato che i tassi decennali reali dei Treasuries Usa sono scesi venerdì scorso al -1,09%, minimo dal 30 agosto scorso.

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“La narrativa dell’inflazione continua a essere dominante nel mondo dell’informazione, e la gente sta iniziando ad avvertire gli effetti (del rialzo dei prezzi) a livello globale – ha commentato Coinbase nella sua newsletter settimanale – Che si tratti dei prezzi del gas negli Stati Uniti, dei prezzi energetici in Europa o dei prezzi dei beni alimentari in America Latina, gli ostacoli rappresentati dai problemi che stanno colpendo la catena dell’offerta e la diminuzione dell’offerta di lavoro stanno portando gli investitori a cercare una riserva di valore”.

Crede nella correlazione tra il successo dell’Ethereum e l’inflazione anche il global markets managing director dei mercati globali di Goldman Sachs, Bernhard Rzymelka, più che bullish sul trend della seconda criptovaluta al mondo dopo il Bitcoin.

Rzymelka fa notare che, nel corso degli ultimi due anni, i cripto asset si sono, di fatto, allineati e anche in modo piuttosto preciso al trend dell’inflazione: lo strategist ritiene che il token Ether sia pro-ciclico, ovvero che il suo trend tenda a essere rialzista con il miglioramento dell’economia e che dunque, viceversa, riporti una performance negativa con il peggioramento dei fondamentali.

Partendo da tale assunto, e considerando il fatto che le aspettative sull’inflazione continuano a salire, secondo l’esperto di Goldman Sachs l’Ethereum potrebbe arrivare a balzare fino a +80%, a $8.000, nell’arco dei prossimi due mesi.

L’Ethereum, ovviamente, beneficia anche dell’effetto positivo dell’aggiornamento che sta interessando la rete, che si tradurrà in una rete più veloce e più efficiente da un punto di vista energetico. L’aggiornamento Altair della Beacon Chain è stato lanciato alla fine del mese di ottobre.

eToro: attenzione a stretta fiscale Usa su redditi da criptovalute

Gabriel Debach, market analyst di eToro, intravede tuttavia alcuni ostacoli per il mondo delle criptovalute, in particolare per il Bitcoin:

“L’approvazione di venerdì della Camera sul piano infrastrutture potrebbe spaventare il mercato delle crypto (sebbene Bitcoin viaggi oggi sopra i 65.360 dollari). Il pacchetto, infatti, prevede una maggiore stretta fiscale sui redditi da criptovalute”.

Detto questo, Debach continua”nel frattempo, cresce sempre di più l’attenzione sul Bitcoin”, ed elenca i vari fattori pro-Bitcoin.

“New York potrebbe diventare il nuovo polo del settore con la vittoria del sindaco Eric Adams, come da promesse in campagna elettorale. Il neoeletto sindaco ha pubblicamente annunciato la richiesta di ricevere i suoi primi tre stipendi in Bitcoin – seguendo la decisione del primo cittadino di Miami.”

Inoltre, “un membro della Camera dei Deputati brasiliana, Luizão Goulart, ha proposto un disegno di legge per fornire ai lavoratori del settore pubblico e privato un’opzione di pagamento crittografica. Ciò significa che i lavoratori brasiliani avrebbero la possibilità di richiedere la loro paga in criptovalute”.

Insomma, a dispetto di ciò che sostengono nomi altisonanti del mondo dell’alta finanza, come Mark Mobius, non mancano le note positive sul cripto-universo. Note che fanno pensare che, secondo diversi analisti, le monete digitali siano più che una semplice moda passeggera.