Perdite su investimenti: Martingale Risk agisce per il recupero in causa o in arbitrato senza costi anticipati
Articolo in collaborazione con Martingale Risk
Le banche italiane hanno il dovere fondamentale di garantire ai risparmiatori scelte d’investimento consapevoli, fornendo informazioni accurate e veritiere lungo tutto il ciclo di vita dell’investimento. Tuttavia, molti intermediari finanziari non rispettano tali obblighi. Di fronte a investimenti in perdita, è essenziale interrogarsi se la causa risieda realmente in avverse condizioni di mercato o se invece derivi da negligenze da parte delle banche. L’esperienza decennale di Martingale Risk, società leader nel panorama del contenzioso bancario, dimostra, come confermato dalla sentenza n.35789 del 6 dicembre 2022 della Suprema Corte di Cassazione, che quando le inadempienze bancarie causano danni economici agli investitori, questi hanno diritto a un giusto risarcimento. Pertanto, il recupero delle perdite da investimenti è possibile e legittimo.
Come si muove Martingale Risk
Martingale Risk offre una soluzione completa (tecnica e legale) per il recupero delle perdite da investimenti e dei costi illegittimamente addebitati dalle banche. Con un recupero realizzato di oltre 300 milioni di euro a favore dei propri clienti, permette ai risparmiatori di agire attraverso un mandato che prevede una soluzione “Zero Costi Anticipati”: è infatti l’unica realtà che, previa analisi di fattibilità, finanzia completamente il contenzioso, richiedendo ai clienti un compenso solo a rimborso ottenuto. Questo è oggi possibile grazie ai numerosi casi di successo ottenuti sinora.
Le principali criticità contestabili alle banche intermediarie, come stabilito dalla Corte di Cassazione e da una giurisprudenza ormai consolidata, sono:
- La violazione dei principi di correttezza, diligenza e trasparenza richiesti agli intermediari nei confronti degli investitori. Tali principi devono garantire ai risparmiatori una scelta d’investimento pienamente consapevole e informata.
- Il mancato rispetto degli obblighi informativi relativamente alla natura del titolo, alla situazione dell’emittente e al rischio default per tutta la durata dell’investimento. L’assenza di queste indicazioni, obbligatorie per legge, non garantisce all’investitore una visione chiara sull’operazione che si sta accingendo ad effettuare. Inoltre, è fondamentale che tali indicazioni pervengano prontamente all’investitore anche nelle fasi successive all’investimento, cosicché questi sia informato sullo stato di salute dell’emittente titoli e sui possibili rischi che può correre (come l’insolvenza dell’emittente).
- La mancanza di una corretta profilatura dell’investitore come da normativa MiFID, così da valutare correttamente l’operazione. Tramite il cosiddetto questionario MiFID, si va a delineare il profilo dell’investitore, sulla base delle sue conoscenze, esperienze pregresse, disponibilità finanziarie e propensione/avversione al rischio. In questo modo, l’investimento sarà “su misura” per il risparmiatore.
Casi e numeri
Martingale Risk solo nel mese di maggio ha recuperato circa 1.000.000 euro per i propri clienti. Tra questi, €154.544,99 hanno riguardato azioni MPS acquistate da due risparmiatrici, che dopo aver acquistato i titoli hanno riscontrato una cospicua perdita economica dovuta alle numerose inadempienze della loro banca. Gli obblighi informativi sono stati completamente trascurati, come anche la profilatura MiFID che recava gravi problematiche sul piano dell’adeguatezza.
Sono numerosi i titoli finanziari che hanno causato negli ultimi anni perdite ingenti agli investitori, se non la perdita dell’intero capitale investito. Basti pensare alle vicende di Banca Carige, di Portugal Telecom, della Banca Popolare di Bari, o ancora al caso Astaldi, Venezuela, Saipem e al più recente Groupe Casino. In molte di queste situazioni, l’emittente dei titoli si è trovato in una situazione di default, impossibilitato a far fronte ai propri impegni finanziari, nei confronti di creditori e obbligazionisti che hanno visto vanificare il proprio investimento.
Martingale Risk agisce principalmente nei confronti delle banche intermediarie che hanno venduto tali titoli attraverso una condotta illegittima ed inadempiente della normativa di settore.
Le azioni risarcitorie proposte da Martingale Risk comprendono tre direzioni: è possibile fare ricorso all’ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie); intentare una causa civile in Tribunale, nel foro di competenza dell’investitore; avviare una mediazione diretta con la banca, al fine di risolvere la controversia in via extragiudiziale. Nel 92% dei casi di irregolarità riscontrate, i risparmiatori sono riusciti ad ottenere il rimborso parziale o totale delle perdite subìte, sia tramite accordi negoziali, contenziosi o arbitrati Consob (ACF).
Martingale Risk è attiva anche nel recupero di perdite da trading online in derivati, certificati e su piattaforme estere; anche questi soggetti giuridici devono infatti rispettare la normativa europea in capo agli intermediari bancari, e quando ciò non accade, è possibile agire per ottenere il risarcimento delle perdite subite.
Il recupero delle perdite da investimenti non è solo possibile, ma anche supportato da una solida base legale e da partner affidabili come Martingale Risk, che si impegnano a tutelare i diritti dei risparmiatori italiani.
Per approfittare di un’analisi gratuita sulla tua posizione finanziaria e valutare le possibilità di recupero, clicca qui.
E’ possibile contattare il numero verde 800 057 750 o scrivere a info@martingalerisk.com