Biden scommette forte sul solare. Ecco gli obiettivi al 2050 e i due titoli di Piazza Affari più sensibili alla svolta green negli Usa
Moltiplicare entro il 2050 al 45% la produzione di energia derivante dal solare è il nuovo ambizioso obiettivo degli Stati Uniti guidati dal presidente Joe Biden. L’inquilino della Casa Bianca sta facendo pressione per far approvare dal Congresso a stelle e strisce il suo nuovo maxi piano per le infrastrutture e l’ambiente da 1.000 miliardi di euro in cui corposo è il capitolo dedicato al climate change. In particolare, l’amministrazione Biden ha annunciato oggi l’ambizioso obiettivo di produrre entro il 2050 quasi metà dell’elettricità del Paese (il 45%) con l’energia solare.
Di raddoppio in raddoppio
Il progetto solare di Biden e del suo Dipartimento dell’Energia ha come finalità quella di raddoppiare ogni anno per quattro anni consecutivi la produzione di energia fotovoltaica, poi raddoppiarla ancora entro il 2030 e continuare a farla crescere per altri vent’anni.
Il piano Biden verso la net-zero parity nell’elettricità potrebbe prevedere il 40% di generazione da solare al 2035 con un tasso di crescita di 30GW per anno fino al 2025 e 60 GW successivamente al 2025. Si tratta di un grande balzo, dato che lo scorso anno l’energia solare era meno del 4% dell’elettricità prodotta negli Usa.
Secondo Equita, tra i titoli più esposti al mercato americano sul fronte rinnovabili ci sono Falck Renewables (tramite la JV con Eni) ed Enel.
