Notizie Dati Macroeconomici Bce pronta a tagliare i tassi a giugno, poi forse una pausa. Mutuo fisso e variabile?

Bce pronta a tagliare i tassi a giugno, poi forse una pausa. Mutuo fisso e variabile?

4 Giugno 2025 10:50

È ormai praticamente certo il taglio di 25 punti base che la Bce applicherà ai tassi di interesse domani, 5 giugno. Un intervento che potrebbe alleggerire ulteriormente la rata dei mutui a tasso variabile: secondo Facile.it e Mutui.it, questa riduzione porterebbe la rata di un finanziamento variabile standard a scendere di circa 17 euro, passando dagli attuali 618 a 601.

Ciò che divide gli analisti, però, è se questo sarà l’ultimo taglio oppure no. Dopo sette interventi consecutivi, con l’ottavo previsto per domani, si potrebbe infatti aprire una fase di pausa, non solo estiva, ma anche estesa al resto dell’anno. Sebbene una parte degli analisti veda spazio per un ulteriore taglio dopo quello di giugno, la corsa al ribasso delle rate variabili sembra essere vicina alla fine.

Taglio in arrivo, ma ora si guarda a luglio

Il taglio dei tassi Bce è ormai una certezza, anche alla luce degli ultimi dati sull’inflazione dell’Eurozona, scesa a maggio all’1,9%, dal 2,2% di aprile. Dati positivi, che fanno scendere il dato sotto la soglia del 2% come non si vedeva stabilmente da metà 2021, al netto di una breve parentesi a settembre dell’anno scorso. Per questo ora filtra anche la possibilità di un altro taglio a luglio. Se fino a qualche settimana fa sembrava irrealistico, ora tra gli analisti prende piede l’idea che la Bce possa ridurre ulteriormente il costo del denaro nella prossima riunione.

Da monitorare le nuove previsioni economiche che il Consiglio direttivo diffonderà domani, al termine del meeting, da cui si prevede una revisione al ribasso delle proiezioni inflazionistiche con una possibile discesa sotto il 2% già quest’anno, in anticipo di un anno rispetto alle stime di marzo. Al momento, i mercati prezzano un ulteriore taglio dei tassi entro la fine dell’anno, probabilmente a settembre, con una Bce che preferirebbe mantenere un atteggiamento cauto nel corso dell’estate per valutare soprattutto gli sviluppi commerciali.

I dati dell’Euribor e Irs

A confermare le prospettive sui tagli è l’andamento dell’Euribor a 3 mesi, che già dalla fine di maggio si è stabilizzato intorno al 2,00%: lo stesso livello a cui è previsto il tasso Bce dopo il prossimo taglio. Segno che, per i mercati, la decisione è ormai scontata.

Ma non finisce qui. Stando alle curve dei futures sull’Euribor, l’indice continuerà a scendere toccando il minimo entro fine anno, con una rata del finanziamento standard che potrebbe scendere a 597 euro, per poi stabilizzarsi – salvo lievi oscillazioni – per tutto il 2026.

Nel frattempo, il tasso Irs a 20 anni – parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso – resta su livelli piuttosto stabili, mostrando però un lieve rialzo rispetto ai minimi registrati a inizio 2024. A fine maggio 2025, infatti, l’Irs a 20 anni si posiziona intorno al 2,71%, in aumento rispetto alla media di aprile, pari al 2,63%. Un segnale che riflette le aspettative dei mercati su una futura risalita dell’Euribor nel medio-lungo periodo.

Qual è più conveniente tra variabile e fisso?

Tutto questo come si traduce nella rata del mutuo? Secondo un’analisi di Facile.it e Mutui.it, per la prima volta dopo molto tempo, alcune soluzioni a tasso variabile stanno tornando a essere più convenienti rispetto ai mutui a tasso fisso: si registrano Tan al 2,53% con una rata mensile di 567 euro, contro un fisso al 2,66% con rata da 575 euro. Tuttavia, queste condizioni favorevoli si applicano solo a specifiche combinazioni di durata del mutuo e rapporto tra importo richiesto e valore dell’immobile (LTV).

Nel complesso, il mercato continua a premiare i tassi fissi, anche perché gli spread sui mutui variabili restano elevati – in media 65 punti base – mentre quelli dei mutui fissi si mantengono sotto i 30 punti. Le banche, però, potrebbero presto cambiare strategia, riducendo gli spread per rendere nuovamente competitivo il variabile.

“Come sempre è bene ricordare che non c’è in assoluto una scelta giusta e una sbagliata quando si è alle prese con la richiesta del mutuo; ci sono diversi fattori che entrano in gioco, come le caratteristiche del mutuatario, quelle dell’immobile e la propensione al rischio di ciascuno, e vanno valutati attentamente – spiegano gli esperti di Facile.it -. In una fase così delicata, farsi aiutare da un consulente esperto può rivelarsi fondamentale per identificare il prodotto più adatto alle proprie esigenze”.