Usa: ancora sorprese positive dal mercato del lavoro. Fed verso un rialzo dei tassi a giugno?
Nuova prova di forza per il mercato del lavoro americano. I dati relativi al mese di febbraio comunicati alle 14.30 ora italiana dal dipartimento del lavoro statunitense hanno regalato nuove indicazioni positive per l’occupazione a stelle e strisce.
A febbraio il saldo delle buste paga nei settori non agricoli negli Stati Uniti si è attestato a +295 mila unità dalle +239 mila del mese precedente (dato rivisto dal +257mila annunciato un mese fa). Decisamente oltre le aspettative del mercato che pronosticava un progresso di 235 mila unità. Sorprese positive anche dal tasso di disoccupazione che è sceso al 5,5% contro il 5,7% di gennaio. Gli analisti avevano stimato un dato pari al 5,6 per cento. Il tasso di partecipazione al lavoro ha mostrato una contrazione al 62,8% (rimanendo nel range 62,7%-62,9% dall’aprile 2014). Quanto ai salari hanno evidenziato una crescita su base annua del 2% (consensus +2,2%).
I dati odierni sul mercato del lavoro mostrano dei buoni progressi, ma la crescita dei salari rimane ancora modesta. Questo il commento dell’economista di Ing, James Knightley. “Il rapporto sul mercato del lavoro di febbraio ha evidenziato una forte crescita, con una crescita delle buste paga nei settori non agricoli di 295 mila unità, mentre il tasso è scivolato al 5,5% – dichiara Knightley – L’unica delusione è stata la crescita dei salari che sono saliti su base mensile di solo lo 0,1%”.
E adesso i riflettori si spostano proprio sulla prossima riunione del Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve, prevista per il 18 marzo. Un meeting che culminerà con la conferenza stampa del governatore Janet Yellen. Le indicazioni odierne potrebbero spingere la banca centrale statunitense a valutare il primo rialzo dei tassi di interesse nel mese di giugno.
“La Federal Reserve monitorerà ancora i fondamentali (soprattutto l’inflazione) ma le attese di un rinvio a settembre 2015 di un rialzo del costo del denaro sono diminuite notevolmente dopo tali cifre macro così brillanti”, afferma Filippo Diodovich, market strategist di Ig.
“Crediamo che già dal prossimo meeting i membri del board decideranno di togliere l’aggettivo “paziente” nella “stance” monetaria presente nella forward guidance – aggiungono da Ig – comportando così che ad ogni riunione si discuterà del rialzo dei tassi d’interesse. Probabile un aumento del costo del denaro già da giugno”.
“Crediamo che già dal prossimo meeting i membri del board decideranno di togliere l’aggettivo “paziente” nella “stance” monetaria presente nella forward guidance – aggiungono da Ig – comportando così che ad ogni riunione si discuterà del rialzo dei tassi d’interesse. Probabile un aumento del costo del denaro già da giugno”.