Notizie Notizie Mondo Bce: l’eccezione Italia in Ue, spread scende con nuovo governo    

Bce: l’eccezione Italia in Ue, spread scende con nuovo governo    

26 Settembre 2019 11:30

Mentre nel quartier generale della Banca centrale europea (Bce) a Francoforte sono piombate a sorpresa le dimissioni del falco tedesco Sabine Lautenschlaeger, esponente del Consiglio direttivo della Bce, che, secondo rumors sarebbe contraria al pacchetto di misure accomodanti con sigillo di Draghi, questa mattina è stato pubblicato il bollettino economico della Bce che fa il punto sulle decisioni prese nella riunione dello scorso 12 settembre.

Uno dei fattori che ha spinto la Bce ad agire è racchiuso in questa frase: “rischi al ribasso per la crescita“. E’ proprio questo uno dei messaggi ripetuti più volte nel corso del meeting di settembre, e messi in evidenza anche nel bollettino economico: “I rischi per le prospettive di crescita dell’area dell’euro restano orientati verso il basso e sono principalmente legati alle incertezze connesse a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alle vulnerabilità nei mercati emergenti”.

Da qui la necessità di una politica monetaria accomodante. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) ha dunque ribadito che “rimane pronto ad adeguare opportunamente tutti i suoi strumenti per assicurare che l’inflazione si diriga stabilmente verso il livello previsto. Sarà necessario un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo”. Nel bollettino economico sottolinea che “il pacchetto di misure di politica monetaria di settembre sottolinea l’intenzione e la volontà di garantire l’accomodamento necessario al perseguimento del proprio obiettivo di stabilità dei prezzi”.

E ancora “se l’inflazione continuerà ad attestarsi su livelli di gran lunga inferiori al suo valore obiettivo, il consiglio direttivo rimane pronto a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione converga stabilmente verso il livello previsto, inferiore ma prossimo al 2 per cento nel medio periodo, in linea con il suo impegno ad adottare un approccio simmetrico”.

Non manca poi un appello (anzi un doppio appello) diretto ai singoli governi. “Alla luce dell’indebolimento delle prospettive economiche e di rischi al ribasso ancora pronunciati, i governi interessati da un rallentamento economico che dispongono di margini per interventi di bilancio dovrebbero agire in maniera efficace e tempestiva”.  Contemporaneamente, i governi dei paesi con un debito pubblico elevato (come l’Italia) devono perseguire politiche prudenti e adoperarsi per il conseguimento degli obiettivi in termini di saldo strutturale. Ciò creerà le condizioni per il pieno operare degli stabilizzatori automatici.

Una nota positiva per l’Italia arriva dal fronte dei titoli di Stato, con la Bce che rimarca la discesa dello spread dopo l’arrivo dell’esecutivo giallo-rosso.  “I differenziali sulle obbligazioni sovrane sono rimasti ampiamente stabili durante il periodo in esame, con l’eccezione del mercato italiano, dove i differenziali di rendimento a dieci anni sono scesi di 1,1 punti percentuali, in seguito alle attese e alla successiva formazione di un nuovo governo”.