Il Nasdaq arranca, Apple no: analisti sottostimano il potenziale dirompente dei futuri iPhone 5G
A pochi giorni dalla fine del terzo trimestre dell’anno, il Nasdaq Composite è destinato a chiudere i tre mesi più deboli da dicembre 2016. Ma c’è un titolo di spicco che è andato controcorrente e ha sovraperformato l’indice. Parliamo di Apple che attualmente è in crescita del 10% per il trimestre e si è riavvicinato ai massimi storici. Effetto iPhone 11 e non solo. Nonostante le prospettive generalmente ribassiste di Wall Street verso Apple, alcuni analisti sono ottimisti in merito alle vendite della nuova linea di iPhone dell’azienda di Cupertino. A mostrarlo le prevendite dell’iPhone 11 e delle sue versioni Pro e Pro Max che sono balzate già subito dopo la presentazione della scorsa settimana.
Jefferies promuove Apple: “E’ da comprare”
A dare man forte al titolo della Mela morsicata anche la raccomandazione di Jefferies che nei giorni scorsi ha invitato gli investitori ad acquistare le azioni di Apple, destinate a salire a 260 dollari. “A nostro avviso, le attuali aspettative per la prima linea degli iPhone 5G di Apple sono troppo basse. Si sottovaluta la posizione competitiva di Apple per i dispositivi 5G”, così Kyle McNealy e George Notter di Jefferies. Secondo gli esperti, Wall Street non riesce a comprendere quanto l’azienda di Tim Cook possa beneficiare della rete 5G che promette una connessione dati più veloce per i consumatori. Wall Street difatti stima che Apple venderà 190 milioni di dispositivi 5G nel 2021, ovvero il 9% al di sotto del volume unitario medio a sei anni registrato per l’iPhone. McNealy ha detto che queste stime sono troppo prudenti e a suo avviso nel 2021 saranno spediti ben 208 milioni di iPhone.
iPhone 5G pronto a stupire nel 2021
A fondamento del loro ottimismo gli analisti portano avanti alcune considerazioni. In primo luogo il fatto che la maggior parte dei clienti Apple avrà bisogno di un dispositivo 5G aggiornato, a ciò si aggiunge la forte spinta del marketing al settore 5G che porterà ad una maggiore differenziazione dei prodotti rispetto a quelli precedenti. Infine la penetrazione degli smartphone in tutto il mondo sarà maggiore e Apple ha già ampliato la propria offerta anche di fascia media. Altro motivo di ottimismo è dato dal fatto che verrà lanciato un nuovo sistema operativo incompatibile con l’iPhone 6, lanciato per la prima volta cinque anni fa. Ciò significa che gli utenti con vecchi telefoni potrebbero essere costretti ad acquistare nuovi per evitare di avere nello smartphone software obsoleti. Ciò fornirà un altro impulso alle vendite totali di iPhone. Per McNealy l’unico aspetto negativo per Apple è un’economia cinese “più morbida”. Le vendite di iPhone sin Cina sono crollate per effetto della guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti.
In ogni caso, se le vendite dell’iPhone 11 supereranno le aspettative, si dovrebbe evitare che le vendite totali diminuiscano l’anno prossimo. FactSet attualmente prevede che le vendite di iPhone diminuiranno dell’1,5% nel corso dell’anno fiscale 2020, il primo calo consecutivo delle vendite del telefono da quando è stato introdotto sul mercato 12 anni fa. Questo è uno dei motivi per cui ancora molti analisti non sono così ottimisti come quelli di Jefferies.