Bce e la mossa estrema: acquistare azioni. Fink (BlackRock): darebbe scossa a cultura investitori Ue
Mentre i mercati sono in attesa del meeting della BCE del 25 luglio, le previsioni sulle prossime mosse della banca centrale europea abbondano. Le attese sono molto elevate tra possibile annuncio di futuro taglio dei tassi alla prospettiva del riavvio del QE a settembre. Proprio in tal senso vanno le previsioni di Andrew Bosomworth di PIMCO, secondo cui Mario Draghi inizierà l’implementazione di un pacchetto di allentamento a partire da un’ inclinazione più accomodante della forward guidance, seguita da un taglio a un taglio dei tassi e dal riavvio del QE nella riunione di settembre, quando lo staff aggiornerà le previsioni macro.
La ricetta di Fink (BlackRock): Bce deve acquistare azioni
Ma per stimolare l’economia della zona euro serve altro, dice Larry Fink, CEO di BlackRock, il più grande asset manager del mondo. La BCE deve acquistare azioni per stimolare l’economia. Molto seguito da investitori, trader ed economisti per le sue opinioni sui mercati finanziari e sull’economia globale, il numero uno di BlackRock ha sottolineato che se l’istituto di Francoforte vuole stimolare l’economia europea deve comprare le azioni e i leader Ue devono trovare il modo di far abbracciare agli investitori una nuova “cultura azionaria”. “Non vedo come possa (ndr:la BCE) fare di più nell’allentamento, il che significa tassi negativi più profondi e non so come questa cosa possa far funzionare l’economia”, così Fink a Reuters in un’intervista telefonica. “Le azioni europee sono scambiate a livelli molti più bassi degli Stati Uniti perché in Ue non c’è una cultura azionaria”, così Fink secondo cui in Usa la cultura azionaria è molto più forte che in altri paesi e questo è il motivo per cui le azioni americane vengono negoziate a prezzi più alti. “Sono un grande sostenitore del fatto che l’Europa deve trovare il modo di far sì che gli europei si concentrino sugli investimenti a lungo termine attraverso le azioni”.
L’esempio del Giappone. L’acquisto di azioni nell’ambito del QE è già portato avanti da diversi anni dalla Bank of Japan (attraverso l’acquisto di ETF). Giappone che ancor più dell’Europa è alle prese con bassa inflazione e crescita limitata dell’economia.
Secondo Fink l’Europa è stata “così dipendente dalla politica monetaria e da una politica fiscale così scarsa” e questo è uno degli errori a lungo termine dell’Europa. Da qui il consiglio di Fink per la Bce di acquistare azioni, sull’esempio di quanto già ha fatto la banca centrale giapponese. Anche il responsabile degli investimenti di BlackRock, Rick Rieder, ha parlato del tema in un articolo sul Financial Times.
Rieder sostiene che la disoccupazione, in particolare quella giovanile, in Europa è ancora troppo elevata in modo inaccettabile e raccomanda alla Banca centrale europea un ulteriore QE, in particolare per includere le partecipazioni azionarie in società europee che finirebbe per migliorare le prospettive di crescita del settore privato. Se Fink ha sostenuto che i tassi bassi danneggiano l’economia, anche Rieder afferma che la politica dei tassi di interesse anormalmente bassi per lunghi periodi ha causato, e continua a causare, danni ai sistemi bancario, assicurativo e pensionistico, ai centri di finanziamento e di investimento. Da qui il consiglio per la BCE di considerare la possibilità di stimolare la crescita in tutta Europa acquistando azioni.