Notizie Notizie Mondo BCE e l’effetto sul Dax. Sentiment e outlook 2023

BCE e l’effetto sul Dax. Sentiment e outlook 2023

14 Dicembre 2022 09:46

Focus sul DAX, l’indice benchmark della borsa di Francoforte, in attesa dell’ultima riunione dell’anno della BCE.

Quest’anno la Banca centrale europea ha aumentato i tassi al ritmo più rapido mai registrato e sono previste ulteriori strette, dato che l’inflazione in Europa rimane intorno al 10%.

Dopo due rialzi consecutivi da 75 punti base, i mercati prevedono ora un aumento più contenuto, da 50 punti base, nella prossima riunione del Consiglio direttivo della Bce di domani, giovedì 15 dicembre (leggi le previsioni degli analisti), sulla scia degli ultimi dati, che hanno mostrato che l’inflazione dell’Eurozona ha rallentato più del previsto a novembre.

Così Violeta Todorova, Senior Research Analyst di Leverage Shares, esamina il trend dell’indice azionario DAX, facendo notare il contesto in cui versa l’economia tedesca che, a causa della guerra in Ucraina, ha vissuto un anno caratterizzato da rischi di recessione più elevati.

L’incredibile rimonta del DAX. Durerà?

E “tuttavia, l’indice DAX 40 è riuscito a mettere a segno un rally del 23% dai minimi di settembre, riducendo le perdite annuali al 10% rispetto al -27% circa dell’inizio dell’anno”.

Detto questo, “gli investitori sono preoccupati per lo stato dell’economia e sono cauti in vista della cruciale riunione della Banca Centrale Europea di questa settimana, poiché un ulteriore inasprimento delle condizioni monetarie potrebbe portare a una recessione nel 2023”, fa notare l’analista.

Qual è dunque l’outlook per il Dax?

L’analista Senior Research Analyst di Leverage Shares, spiega:

Anche se in questa fase non vediamo ancora un chiaro segnale ribassista sul grafico dei prezzi, l’indicatore RSI ha completato un pattern di inversione superiore da un territorio di forte ipercomprato, lanciando un avvertimento che i prezzi potrebbero seguire l’esempio. La rottura delle linee di tendenza rialziste sul grafico dei prezzi e sull’indicatore RSI mostra che il momentum si sta deteriorando ed è tipicamente un precursore di prezzi più bassi”.

“Nel complesso – continua  Violeta Todorova – l’attuale mercato ribassista appare incompleto in questa fase e consideriamo l’attuale rimbalzo come un rally del mercato ribassista. Il nostro scenario di base prevede un nuovo minimo nel 2023 prima di un nuovo mercato rialzista”.

Germania: il messaggio dai dati macro

Guardando ai fondamentali economici dell’Europa, l’analista sottolinea che “l’arrivo dell’inverno sta facendo emergere le preoccupazioni per i prezzi dell’energia e per la scarsità delle forniture, su cui già da tempo i funzionari hanno lanciato avvertimenti”.

Un’ulteriore preoccupazione economica, dice Todorova, è la possibilità che la BCE riduca il divario con la Federal Reserve in termini di tassi di interesse.

Gli ordini all’industria in Germania sono cresciuti più del previsto, aumentando dello 0,8% m/m in ottobre, dopo un calo del 2,9% a settembre, superando le previsioni del mercato di un aumento dello 0,1% ed espandendosi per la prima volta da luglio”.

Dall’altro lato, lo “S&P Global Construction PMI per la Germania è sceso a 41,5 punti nel novembre 2022 dai 43,8 in ottobre, indicando l’ottavo mese consecutivo di calo dell’attività nelle costruzioni”.

In particolare, “l’attività nel comparto residenziale ha guidato il calo, ma anche nel settore dell’ingegneria civile e in quello dell’edilizia commerciale l’attività si è indebolita, mentre la domanda diminuisce a causa dei prezzi elevati, dell’aumento dei tassi di interesse e della prudenza dei clienti.