Bce attacca il bitcoin. La replica di Merone (Bitpanda) su consumo energetico e velocità/costo transazioni
In questi giorni sul blog della Bce è apparso un duro articolo sul Bitcoin. Il 2022 è stato un anno indubbiamente difficile per il mondo delle criptovalute, culminato a novembre con il fallimento dell’exchange FTX. Il valore del bitcoin è passato dal picco in area 69.000 dollari nel novembre 2021 prima di scendere a 17.000 USD a metà giugno 2022. Da allora, il valore ha oscillato intorno ai 20.000 USD.
“Per i sostenitori del bitcoin, l’apparente stabilizzazione segnala una pausa sulla strada verso nuove vette. Più probabilmente, tuttavia, si tratta di un ultimo sussulto indotto artificialmente prima della strada verso l’irrilevanza – e questo era già prevedibile prima che FTX fallisse e mandasse il prezzo del bitcoin ben al di sotto di 16.000 USD”, si legge sul blog della BCE in un articolo di Ulrich Bindseil e Jürgen Schaaf, il primo è direttore generale della divisione Infrastruttura di mercato e pagamenti, il secondo è un advisor della stessa.
Nell’articolo si sostiene che il Bitcoin non è adatto come investimento in quanto non genera flussi di cassa (come gli immobili) o dividendi (come le azioni), non può essere utilizzato in modo produttivo (come le materie prime) o fornire benefici sociali (come l’oro). “La valutazione di mercato di Bitcoin si basa quindi esclusivamente sulla speculazione”, spiegano i due esperti che criticano anche il consumo energetico legato ai bitcoin. Un attacco frontale alla crypto più diffusa anche se non si tratta di un paper ufficiale né un’indicazione di policy.
Merone (Bitpanda): va migliorata conoscenza bitcoin e tecnologia alla sua base
Un attacco che non è passato inosservato. Orlando Merone, Country Manager Italy di Bitpanda, rimarca come questi commenti della BCE sul Bitcoin mostrino quanto spazio di miglioramento ci sia in termini di conoscenza della più importante criptovaluta al mondo, e della tecnologia alla base di essa. Ad esempio, relativamente alle critiche sul consumo energetico, è importante valutare attentamente quale tipo di energia Bitcoin utilizzi in effetti.
“La tecnologia alla base di Bitcoin è incredibile e la preferenza dei miner è sempre per l’opzione energetica più economica, che spesso – non sempre – è anche la più pulita. Se guardiamo più da vicino la tecnologia, il meccanismo di validazione Proof of Work (PoW) include un sistema di sicurezza molto rilevante. Non si può guardare solo al dispendio energetico, ma anche a quanto ciò contribuisce alla sicurezza del network, e la risposta è semplice: molto. Quindi dovremmo discutere di quanta energia vogliamo impiegare per la sicurezza. Una domanda non facile a cui rispondere”, asserisce Merone.
Sulla velocità/costo delle transazioni, senza voler esaminare i costi e tempi di un bonifico bancario internazionale, Merone spiega come in verità i trasferimenti in BTC – e in altre crypto – si rivelino estremamente competitivi in molte occasioni, tanto che sono molte le startup cripto dedicate alle rimesse internazionali che hanno riscontrato un grande successo, pensiamo ad esempio al Messico. “La Distribution Ledger Technology è innegabilmente rivoluzionaria, a maggior ragione se la guardiamo da una prospettiva diversa da quella di noi europei: la libertà e l’indipendenza di Bitcoin possono rappresentare un valore aggiunto incredibile per tutti coloro i quali vivono in regimi autoritari o dove vi sono forti controlli sui capitali”.
“Naturalmente è comprensibile che l’Eurotower sia scettica su Bitcoin – prosegue il Country Manager Italy di Bitpanda – siamo pur sempre ancora in una fase iniziale dello sviluppo di questa tecnologia, per di più in un bear market e capiamo che gli ultimi eventi nella criptosfera, dovuti non certo al Bitcoin e alla sua tecnologia sottostante, possano solo alimentare questo scetticismo. Per questo da sempre facciamo della compliance normativa una nostra stella polare, come dimostrato per esempio dalla licenza cripto ottenuta da BaFin in Germania pochi giorni fa. Questo percorso, fatto di regolamentazione e sicurezza, non potrà che far conoscere meglio Bitcoin e il suo potenziale rivoluzionario a tutti”.