Notizie Analisi tecnica Bank of America e Citigroup al test trimestrale: preview e analisi tecnica

Bank of America e Citigroup al test trimestrale: preview e analisi tecnica

14 Aprile 2025 12:11

Earning Season al via come di consueto con i bancari. Dopo gli utili JPMorgan, Morgan Stanley e Wells Fargo resi noti venerdì, Bank of America e Citigroup si apprestano alla pubblicazione dei conti del primo trimestre 2025 nella giornata di domani, martedì 15 aprile. I conti saranno condivisi in un contesto che vede un 2025 segnato da un mix di stabilità operativa e forte incertezza macro, causata dal nuovo round di dazi commerciali annunciato da Trump ed il successivo “ripensamento tattico”. In questo scenario, le trimestrali di BofA e Citi potrebbero rappresentare un chiaro segnale dello stato di salute dell’economia americana e suggerire la direzione verso cui la Fed potrebbe orientare le proprie decisioni in tema di politica economica nel prossimo futuro.

Bank of America, previsioni in crescita

Consensus Bloomberg con previsioni positive per Bank of America, la cui trimestrale è attesa con numeri in rialzo sia sul fronte ricavi, sia per gli utili. I primi sono previsti a $26,92 miliardi, in deciso rialzo sia sul confronto a dodici mesi, per i quali è attesa una crescita del +4,4%, sia rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno (+6,4%). L’EPS dovrebbe invece attestarsi sugli $ 0,815, previsto quindi anch’esso in rialzo sul confronto su base annuale (+7,2%), ma sostanzialmente in linea con i $0,82 del Q4 2024.

Il miglioramento atteso dei ricavi è attribuibile soprattutto alla resilienza del margine di interesse, sostenuto da politiche monetarie ancora restrittive e da una lieve ripresa delle attività legate al trading. Gli addetti ai lavori seguiranno con interesse anche i risultati derivanti dalle attività di wealth management, nonché le dinamiche del credito, soprattutto nel comparto dei mutui e del credito al consumo. Focus anche sul tema dell’efficienza operativa, con BofA alla ricerca di un equilibrio tra investimenti strategici in tecnologia e contenimento dei costi, in ottica di una possibile flessione dell’economia statunitense nella seconda parte dell’anno.

Outlook grafico del titolo Bank of America

Bank of America in una condizione di mercato complicata e caratterizzata da una performance negativa che da inizio anno segna un -18,5% circa. Nonostante il recente rimbalzo, il trend sembra essersi momentaneamente invertito al ribasso in attesa della pubblicazione dei conti del primo trimestre 2025.

Inversione di trend per Bank of America che ha portato ad uno sviluppo fino al supporto statico (in nero) in area $ 33,05, sul quale ha avuto poi modo di trovare sostegno e tentare un recupero sopra la resistenza statica dei $ 35,85. Trend ribassista che si è configurato a seguito della rottura della trendline (in blu) di medio periodo e del pattern grafico di doppio massimo, a matrice bearish. Quest’ultimo ha trovato conferma con il breakout sul supporto statico (in rosso) in area $ 43,10 che, a seguito del caos legato all’annuncio sui dazi, ha rapidamente raggiunto i target price proiettati dalla figura tecnica.

Contesto bearish confermato anche dal grafico dell’RSI a 14 periodi, sul quale si è testata l’area di iper-venduto e si sono verificate le rotture in serie dei supporti statici (in viola) e di quello dinamico (in verde). Il rimbalzo in atto sembra poter aver la forza di svilupparsi anche su aree superiori rispetto quelle attuali, ma la struttura rimane comunque prevalentemente ribassista, come suggerisce la distanza verticale tra prezzo e trendline.

Citigroup: utile in netto miglioramento, avanti col piano di semplificazione

Anche per Citigroup il consensus Bloomberg prevede una continuazione della crescita sia per quanto riguarda i ricavi, sia l’utile. Per il primo trimestre Citigroup è attesa registrare un EPS pari a $1,84, in crescita del +16,5% su base annua e del +37,3% rispetto al Q4 2024, a fronte di ricavi previsti a $21,28 miliardi, anch’essi in crescita, seppur più contenuta (+0,8% su base annua e +8,7% su base trimestrale).

La banca guidata da Jane Fraser continua a portare avanti il piano di riorganizzazione e semplificazione strutturale, iniziato nel 2024, con l’obiettivo di ridurre la complessità operativa e migliorare la redditività. I numeri del Q1 potrebbero beneficiare sia di una maggiore efficienza interna, sia di un miglioramento delle performance nel business istituzionale, in particolare sul fronte dei mercati e dell’investment banking. Gli investitori osserveranno da vicino anche l’evoluzione del controllo dei costi, dopo che le ristrutturazioni hanno portato alla riduzione di diverse funzioni non core, e l’eventuale aggiornamento del piano di disinvestimenti nelle attività meno strategiche a livello globale.

Outlook grafico del titolo Citigroup

Nonostante un inizio di anno che ha portato Citi a toccare livelli di massimo relativo che non si vedevano dal 2008, la tendenza attuale risulta ribassista con una performance complessiva che da inizio anno registra un -13,10%.

Similarmente a quanto visto sul grafico di BofA, anche per Citi si è assistito ad un’inversione di tendenza a seguito della rottura ribassista della trendline (in blu) di medio periodo. Questa è stata inoltre anticipata dalla conferma di un testa e spalle, pattern di inversione ribassista che si è sviluppato sui livelli di massimo registrati nel primo trimestre. La figura tecnica ha raggiunto rapidamente i target price in forza al momento negativo che ha caratterizzato i mercati globali per lo shock sui dazi USA.

La debolezza del trend si è comunque evidenziata anche sul grafico dell’RSI a 14 periodi, all’interno del quale si è sviluppata una divergenza (in rosso) rispetto alla serie storica, nonché la rottura in successione dei supporti statici (in viola) e di quello dinamico (in verde).

Anche in questo caso, il rimbalzo in atto potrebbe proiettarsi su livelli più alti soprattutto qualora la trimestrale mostrasse numeri superiori alle attese, ma si invita alla cautela in quanto la struttura grafica rimane ancora molto debole.