Notizie Notizie Italia Banco BPM, utile I semestre risultato migliore della storia. In arrivo forte assist tassi Bce. E occhio a dossier polizze

Banco BPM, utile I semestre risultato migliore della storia. In arrivo forte assist tassi Bce. E occhio a dossier polizze

Pubblicato 4 Agosto 2022 Aggiornato 15 Luglio 2024 20:13

Banco BPM snocciola con i suoi conti una carrellata di notizie positive: utile semestrale nel primo semestre del 2022 migliore della storia; una trimestrale che batte le attese degli analisti su tutti i fronti; e una sensibilità al rialzo dei tassi di interesse a cui la Bce di Christine Lagarde ha dato appena il via che permette di sfornare un outlook decisamente positivo sul margine di interesse. In termini di pura strategia, Banco BPM dichiara con le parole del suo ceo Giuseppe Castagna di non avere fretta sulle polizze, puntando per ora a una partnership nel solo ramo danni.

Nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore aveva scritto, in merito al tema caldo della bancassurance, che erano arrivate le offerte non vincolanti da parte dei gruppi interessati: Crédit Agricole, Axa, Generali e Allianz.

Ma appunto, no rush. Il Sole scrive che ieri il consiglio di Piazza Meda ha deciso di “esplorare il potenziale da una nuova partnership” focalizzando la prossima fase del processo esclusivamente sul ramo Danni, con una scelta che sarà presa entro fine anno. Il che significa che per ora resta fuori la parte Vita che, ha spiegato Castagna, è un segmento “che rappresenta gran parte del business in termini di volumi ed è maggiormente collegato alla normale attività della nostra rete, in particolare ai prodotti di asset management“.

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Banco BPM: conti I semestre migliori della storia

Banco BPM ha concluso il primo semestre del 2022 con un utile netto adjusted pari a € 497 milioni, conseguendo il miglior risultato dalla nascita del Gruppo Banco BPM. E’ quanto annunciato dalla banca guidata da Giuseppe Castagna. La crescita dell’utile netto adjusted è stata del 30,1% su base annua. L’utile netto stated si è attestato a 384 milioni, in rialzo del 6,3% su base annua.

Molto bene i proventi operativi ‘core’, che hanno evidenziato “una performance rilevante, risultando pari a € 2.097 milioni con una crescita dell’1,4% rispetto al primo semestre 2021, grazie al contributo positivo del margine di interesse (+2,0% a/a) e delle commissioni nette (+1,8% a/a). Tale dinamica, unitamente all’attenta gestione dei costi, ha consentito il raggiungimento di un cost/income ratio pari al 54,5% in miglioramento rispetto al 54,9% del primo semestre 2021 e al 55,8% dell’intero esercizio 2021″.

“Le rettifiche su finanziamenti alla clientela – si legge ancora nella nota di Banco BPM – si attestano a € 304 milioni in riduzione del 35,7% rispetto al primo semestre 2021, pur garantendo il mantenimento di un solido profilo di copertura dei crediti. Il risultato lordo dell’operatività corrente sale a € 688 milioni rispetto a €526 milioni del primo semestre 2021 con una crescita del 30,8%”.

Piazza Meda ha sottolineato anche che, per quanto riguarda i crediti deteriorati continua la strategia di derisking del Gruppo, €-1,4 miliardi nel semestre, che include la cessione di € 700 milioni di non performing loans (‘Progetto Argo’). Il Gruppo ha inoltre deliberato l’incremento degli obiettivi di cessione portando il target complessivo in arco piano a oltre € 500 milioni. Il rafforzamento del processo di derisking ha consentito un’ulteriore contrazione dei non performing loans (NPL), la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si riduce al 4,8%, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 7,1 miliardi di giugno 2021 a € 5,5 miliardi”. Molto solida la posizione patrimoniale di Banco BPM:

  • CET 1 Ratio phased-in e CET 1 Ratio fully phased si attestano rispettivamente al 14,0% e al 12,8%;
  • MDA buffer phased-in a 551 p.b. e fully phased a 424 p.b

Per quanto concerne il profilo di liquidità, Banco BPM ha riportato una liquidità a €45,1 miliardi (cassa + attivi liberi); TLTRO III a €39,2 miliardi; LCR 208% e NSFR >100%.

Banco BPM: risultati II trim battono stime

Per quanto concerne invece i risultati del secondo trimestre del 2022, Banco BPM ha riportato un utile netto di periodo pari a €206,1 milioni, rispetto al risultato positivo netto di €177,8 milioni realizzato nel primo trimestre. L’utile netto adjusted del secondo trimestre risulta pari a € 297,8 milioni rispetto a € 199,2 milioni del primo trimestre 2022.

Il margine di interesse si è attestato a € 527,6 milioni. in crescita del 3,1% rispetto al dato del primo trimestre 2022 (pari a € 511,5 milioni) sia per effetto dello sviluppo dei crediti commerciali sia del contributo del portafoglio di attività finanziarie. Il totale dei proventi operativi è stato pari a € 1.119,7 milioni risultando in calo del 5,6% rispetto a € 1.185,9 milioni registrati nel primo trimestre, per effetto della riduzione del risultato netto finanziario, mentre le componenti “core” di margine di interesse e commissioni sono entrambe in crescita. Così gli analisti di Equita SIM hanno commentato i risultati in relazione alle loro stime. I risultati, hanno fatto notare, si sono confermati migliori delle attese.

Messa in evidenza anche la guidance sull’eps (utile per azione) del 2022, attesa a un valore superiore di 0,40 euro, livello superiore del 12% “rispetto alle nostre stime”. Il target price sul titolo è stato di conseguenza rivisto al rialzo a 3,8 euro, dai precedenti 3,6.

Equita SIM riassume:

  • Margine di interesse NII: 528 milioni (+3% su base trimestrale), meglio dei 520mn attesi. Il risultato ha battuto anche le attese di Barclays, che aveva previsto un margine di interesse in rialzo dell’1% a 518 milioni, rispetto ai precedenti 512 milioni.
  • Totale ricavi: 1,120 miliardi (-6% su base trimestrale), meglio degli 1,078 miliardi attesi; Barclays aveva previsto un fatturato complessivo a 1,101 miliardi.
  • Utile operativo: 488 milioni (-13% QoQ), meglio dei 449 milioni attesi;
  • LLPs: 153 milioni (55bps), meglio dei 181 milioni (65bps) attesi;
  • Utile netto: 206 milioni, decisamente meglio dei 164mn attesi. Barclays aveva previsto un utile netto a 191 milioni di euro, rispetto ai precedenti 178 milioni del primo trimestre, mentre l’utile netto su base adjusted era stato previsto dal colosso UK a 184 milioni, rispetto ai 175 milioni del primo trimestre.

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Equita SIM spiega l’andamento dei ricavi superiore alle attese, con il trend del margine di interesse “NII (+3% su base trimestrale vs+2% atteso), ma soprattutto con le “commissioni (487 milioni, +1% su base trimestrale, meglio dei 469mn attesi) beneficiando sia dal contributo delle banking fees (+3% su base trimestrale) che dalla tenuta delle management fees (flat su base trimestrale, comunque meglio del calo pari a -6% atteso)”.

Viene messa in evidenza la “buona gestione dei costi operativi (flat YoY) e il C/I al 56%”. Il costo del rischio CoR è inoltre “inferiore alle attese (55bps vs 66bps), includendo 29 bps di accantonamenti legati a 500mn aggiuntivi di cessioni da effettuare in arco piano. Post cessione di 700mn di NPL, l’NPE ratio cala al 4,8% (-60bps su base trimestrale). Il CET1 è pari al 12,8% (-38bps su base trimestrale), per impatto negativo della riserva FVOCI (- 54bps), buffer MDA resta ampio a 424bps. Dalla call, rileva Equita, sono emersi alcuni fattori, come:

  • Guidance dell’intero anno: previsto un totale di ricavi superiore ai 4,4 miliardi, costo del rischio Cor di circa 55/60bps e un EPS >0.4 che implica un NI (utile netto) di 610 mn (+12% vs nostra stima);
  • Sensitivity del margine di interesse relativo al 2022/2023 a 100 bps di rialzo dei tassi: +440mn/+360mn;
  • Sul tema bancassurance, il CdA ha deciso di focalizzare possibili nuove partnership esclusivamente sul ramo Danni, optando per l’internalizzazione del business Vita (85mn di ricavi aggiuntivi sui 120mnprevisti a piano).

Banco BPM, Equita rivede al rialzo stime

Di conseguenza, conclude Equita, “sulla base dei risultati del secondo trimestre e della guidance per l’anno intero, rivediamo al rialzo la stima di 2022 sull’utile netto da 540 milioni a 620 milioni incorporando l’incremento dei tassi sul NII margine netto di interesse (+6%), parzialmente bilanciato da un peggior dinamica commissionale (-52mn. -3%) e da una maggior prudenza sul CoR (62 bps). Per il 2023/2024 l’utile netto è atteso dunque in crescita +10%/12% principalmente per effetto tassi”.

“Sulla base della revisione di stime e delle assunzioni sui tassi risk free”, Equita ha migliorato il TP del 6% a 3,8 per azione (8.8x/7.5x 22-23E P/E, 0.45x P/TE)”. La SIM milanese conferma la propria view positiva sul titolo, per i seguenti motivi:

  • Banco BPM è ben posizionata in caso di ulteriore rialzo dei tassi;
  • Il titolo tratta a sconto rispetto alla media di settore (P/TE 0.35x vs P/TE medio 0.45x) e offre una remunerazione attraente (dvd yield 8%);
  • Presenza di appeal speculativo sul titolo.

Da segnalare che in un report diffuso verso la fine di luglio, gli analisti di Barclays hanno rivisto al rialzo l’utile netto di Banco BPM dell’intero 2022, a 540 milioni di euro, con una revisione al rialzo del 5% rispetto ai 516 milioni previsti in precedenza. Barclays ha migliorato anche l’outlook sull’eps adjusted per il 2022 dai 34 centesimi attesi in precedenza a 36 centesimi.