Banco-Bpm: profondo rosso a Piazza Affari, da annuncio fusione è discesa senza fine
Profondo rosso a Piazza Affari per Banco Popolare e Popolare di Milano, che stanno vivendo un’altra seduta di sofferenza dopo aver annunciato lo scorso 23 la fusione che porterà alla nascita del terzo polo bancario del Paese. In sole otto sedute il titolo del Banco Popolare ha perso circa 27 punti percentuali, mentre l’azione Bpm ha lasciato sul terreno quasi il 20 per cento. Il Banco ha sofferto maggiormente in scia all’aumento di capitale da 1 miliardo di euro, che dovrà effettuare su richiesta della Bce e necessario per la fusione con Piazza Meda.
Anche oggi sono fortissime le vendite, specialmente sul Banco Popolare che cede oltre 9 punti percentuali a 5,23 euro dopo aver aggiornato nuovamente i minimi storici a 5,215 euro. Pesante anche Popolare di Milano che arretra del 4,50% a 0,576 euro. Nel frattempo il Cda del Banco stringe sull’aumento di capitale ed ha convocato per il 7 maggio l’assemblea che dovrà approvare l’operazione. L’obiettivo è quello di lanciare la ricapitalizzazione entro il primo semestre, così da portarla a termine entro metà luglio.
“Se questa tempistica fosse confermata si ridurrebbe l’overhang sul titolo Banco Popolare che risente anche del fatto che il differenziale con Bpm tende ad aumentare per rispettare i pesi relativi stabili per la fusione”, commentano oggi gli analisti di Equita. Nella nuova entità, infatti, Banco Popolare avrà il 54% mentre il restante 46% spetterà a Bpm.