Notizie Notizie Italia Banche: quasi 20 miliardi di prestiti in meno alle aziende negli ultimi 12 mesi, -100 mld in 3 anni

Banche: quasi 20 miliardi di prestiti in meno alle aziende negli ultimi 12 mesi, -100 mld in 3 anni

3 Agosto 2015 07:32
Più soldi allo Stato, meno ai privati in particolare alle aziende. Si confermano chiusi i rubinetti del credito bancario verso le aziende private con 19 miliardi di euro in meno per quanto riguarda i finanziamenti alle aziende, mentre nello stesso periodo sono saliti di oltre 22 miliardi di euro i prestiti bancari alla pubblica amministrazione. Considerando gli ultimi 3 anni i prestiti alle imprese sono scesi di 100 mld, pari a un calo del 7% rispetto ai livelli del maggio 2012. Sono i numeri che emergono dall”analisi del Centro studi di Unimpresa sui prestiti bancari. “E’ stato tolto l’ossigeno alle aziende, specie quelle più piccole, per finanziare lo Stato sprecone, che non è capace di razionalizzare la spesa pubblica e continua a gravare sulle spalle dei contribuenti”, commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.
Prestiti alla Pa salgono a 1.915 mld
Da maggio 2014 a maggio 2015, i finanziamenti alla pubblica amministrazione sono passati dai 1.892,8 miliardi di maggio 2014 ai 1.915,4 miliardi di maggio 2015, con un incremento di 22,6 miliardi (+1,20%). Nel dettaglio sono saliti da 629,5 miliardi a 662,4 miliardi i finanziamenti fino a 1 anno (breve termine) con un aumento di 32,8 miliardi (+5,22%); sono passati da 205,1 miliardi a 219,9 miliardi i finanziamenti fino a 5 anni (medio periodo) con un incremento di 14,9 miliardi (+7,3%); sono invece calati di 24,9 miliardi (-2,36%) i finanziamenti di lungo periodo (oltre 5 anni) scesi da 1.058,2 miliardi a 1.033,2 miliardi.

Di contro persiste la serrata dei rubinetti del credito ai “privati”, calato nell’ultimo anno al ritmo di quasi 1,5 miliardi al mese. Nell’arco dei 12 mesi presi in considerazione dall’analisi di Unimpresa, il totale dei finanziamenti al settore privato è diminuito di 17,8 miliardi di euro passando da 1.420,1 miliardi a 1.402,1 miliardi. Ma la riduzione non interessa il comparto famiglie dove si registra una crescita di 1,2 miliardi, mentre sul versante delle imprese il calo è di 19,1 miliardi. Le erogazioni degli istituti di credito sono scese, complessivamente, dell’1,26% nell’ultimo anno. 
Nell’ultimo anno le aziende hanno assistito alla riduzione dei finanziamenti di quasi tutti i tipi di durata. Sono calati i prestiti a breve termine (fino a 1 anno) per 8,7 miliardi (-2,92%) da 298,7 miliardi a 290,1 miliardi e quelli di lungo periodo (oltre a 5 anni) di 23,7 miliardi (-5,95%) da 399,6 miliardi a 375,8 miliardi, mentre quelli di breve periodo (fino a 5 anni), in controtendenza, sono cresciuti di 13,3 miliardi (+10,85%) da 123,5 miliardi a 136,9 miliardi. In totale, lo stock di finanziamenti alle imprese è comunque sceso da 821,9 miliardi a 802,8 miliardi con una diminuzione di 19,1 miliardi (-2,32%). 
Famiglie: meno prestiti personali, più credito al consumo   
Per le famiglie emerge un calo dei prestiti personali per 2,1 miliardi (-1,12%) da 181,1 miliardi a 178,9 miliardi e anche il comparto mutui casa con le erogazioni degli istituti calate di appena 924 milioni (-0,26%) da 359,9 miliardi a 359,1 miliardi, dato che indica un sostanziale arresto della contrazione; in controtendenza il credito al consumo, salito di 4,1 miliardi (+7,30%) da 57,1 miliardi a 61,3 miliardi. In totale, lo stock di finanziamenti alle famiglie è lievemente aumentato in un anno da 598,1 miliardi a 599,3 miliardi con un incremento di 1,2 miliardi (+0,20%).