Banche in rosso a Piazza Affari, per Nomura la sfida resta il rafforzamento patrimoniale
Pioggia di vendite sul comparto bancario che trascina al ribasso il paniere principale di Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, infatti, lascia sul parterre l’1,26% a 20.447 punti. Peggio del mercato i titoli degli istituti di credito: Monte dei Paschi cede il 2,95% a 0,87 euro, Unicredit il 2,94% a 1,65 euro, Popolare di Milano il 2,65% a 2,75 euro, Ubi Banca il 2,19% a 6,91 euro, Intesa SanPaolo il 2,38% a 2,157 euro, Mediobanca l’1,51% a 6,85 euro, Banco Popolare l’1,28% a 3,46 euro. Oggi il settore è finito sotto la lente di Nomura, in un report dal titolo: “Più costruttivi sull’Italia, meno sulle banche italiane e il loro capitale”.
In un contesto di divisione strategica tra Nord e Sud Europa, il broker nipponico preferisce le banche “nordiche” rispetto a quelle periferiche, ma “restiamo abbastanza costruttivi sull’Italia, che può vantare una serie di virtù come il sottile deficit primario e il basso indebitamento privato”. Nel frattempo, però, le banche italiane “potrebbero continuare a convivere con un contesto sfavorevole (tassi ai minimi e un incremento dei costi di finanziamento) e ad affrontare la sfida del rafforzamento patrimoniale”.
Le banche italiane, secondo Nomura, si distinguono dai competitor per i bassi “leverage ratios” e per il business tradizionalmente orientato verso i depositi. Con il settore che resta esigente sul livello di capitale, “una serie di aggiustamenti sono necessari per gli operatori più piccoli, in assenza di quali le valutazioni potranno continuare a soffrire”. Gli analisti della banca d’affari giapponese hanno confermato la raccomandazione d’acquisto su Mediobanca (target price a 9 euro) e hanno avviato la copertura sul Credito Emiliano sempre con buy (tp 5,3 euro), mentre hanno tagliato il rating sul Monte dei Paschi a reduce da neutral, ribadendo il prezzo obiettivo a 0,9 euro.
E sui due istituti maggiori? Nomura mantiene il giudizio neutral su Intesa SanPaolo (tp 2,60 euro), la “più italiana nella nostra analisi”. Secondo gli esperti, il solido patrimonio della banca Mi-To rende l’evoluzione del suo eps più prevedibile rispetto ai competitor, “ma crediamo che rimanga troppo inclinata verso il rialzo dei tassi”. Downgrade, invece, su Unicredit: il broker, infatti, ha portato la raccomandazione a neutral dal precedente buy con target price a 1,9 euro. “La riallocazione del capitale verso la divisione CEE alza il rischio di un ridimensionamento delle altre attività, con una potenziale pressione sui ricavi”, scrivono gli analisti della nota odierna. Il broker, infine, resta cauto sulle popolari. “Noi preferiamo la Bper (tp a 10,7 euro e inizio di copertura con neutral), seguita dalla Popolare di Milano e Ubi Banca (entrambe tagliate a neutral da buy) e, in ultimo, il Banco Popolare (reduce)”.