Notizie Notizie Italia Arriva la frecciata di Moody’s sulla Spagna e le Borse tremano

Arriva la frecciata di Moody’s sulla Spagna e le Borse tremano

15 Dicembre 2010 08:54

Tornano le tensioni sulla crisi del debito sovrano nel Vecchio Continente. E le Borse vanno giù. Dopo un avvio in calo i listini a un’ora dal suono della campanella continuano a scambiare in territorio negativo. Francoforte cede lo 0,63% a 6.982 punti, Parigi perde lo 0,65% a 3.877 punti. Madrid fa peggio in calo dell’1,82% a 9.977 punti. Anche Milano non si salva delle vendite e perde in questo momento l’1,17% a 20.468 punti. La Bce ha confermato che nei giorni scorsi ha comprato titoli portoghesi e irlandesi dando un’accelerata al suo Securities Markets Programme che la scorsa settimana ha superato i 2,7 miliardi di acquisti. Ma questo non basta a tenere a galla i mercati.

 

A mettere sotto pressione le Borse ci ha pensato Moody’s: ha messo sotto osservazione il rating della Spagna, attualmente Aa1, per un possibile taglio. A giustificare la decisione, Moody’s ha citato l’elevato bisogno di rifinanziamento per il 2011, il livello del debito e il controllo delle finanze pubbliche. In particolare, il debito spagnolo potrebbe crescere per ricapitalizzare il settore bancario, mentre il controllo limitato sulle finanze regionali erode la capacità del governo centrale di “raggiungere il necessario miglioramento strutturale del conti pubblici”.

 

Che la tensione sia alta sul debito spagnolo, lo si è visto già ieri in occasione dell’ultimo collocamento di titoli di spagnolo da parte di Madrid. La Spagna ha emesso sul mercato titoli per oltre due miliardi e mezzo di euro a un anno e 18 mesi e i costi del finanziamento sono saliti vertiginosamente con rendimenti medi balzati rispettivamente al 3,449% e 3,721% rispetto al 2,363% dell’asta del 16 novembre scorso e del 2,664% sempre dello scorso novembre. Per tutta risposta, sul mercato secondario, il rendimento della scadenza decennale spagnola è volato al 5,54%, massimo dal settembre 2000.

 

Ma oggi oltre a essere sotto pressione Madrid potrebbe finire nel mirino anche Lisbona. Secondo il tam tam di Borsa i mercati potrebbero prendere di mira il debito portoghese facendone salire i premi di rendimento. Il motivo? Il Paese mette in asta 500 milioni di euro di debito, un ammontare relativamente leggero ma che, in caso di rendimenti in forte rialzo, potrebbe spingere anche il mercato verso pesanti vendite del debito facendo lievitare gli spread. Le previsioni della Reuters indicano una fiammata dei rendimenti a oltre il 3% dall’1,818% dell’asta precedente dello scorso 3%.

 

La delicata situazione che vive l’Europa sta spingendo le Borse asiatiche a chiudere la seduta in ribasso e a ripiegare dai massimi da due anni e mezzo segnati nella scorsa seduta, sui timori legati all’andamento dell’economia. Preoccupazioni alimentate dalle indicazioni arrivate dalle banche centrali statunitense e giapponese e dal possibile taglio del rating spagnolo da parte di Moody’s. L’indice Msci dell’area Asia-Pacifico scende dello 0,7% appesantito soprattutto da Hong Kong (-1,7%) e Singapore (-1%). Tokyo ha chiuso poco sotto la parità (-0,1%), gli indici cinesi cedono circa mezzo punto percentuale mentre Seul si è mossa in controtendenza (+0,4%). La Federal Reserve ha confermato ieri il suo piano di stimolo da 600 miliardi di dollari affermando che l’espansione economica americana non è stata abbastanza forte da ridurre l’occupazione.

 

(notizia in aggiornamento)