Banche in rosso a Piazza Affari, ma Intermonte fiuta il rimbalzo. Parte l’aumento Mps
Le banche piangono a Piazza Affari, ma Intermonte alza la raccomandazione sul settore ad overweight. Una mossa che arriva dopo un week end non proprio tranquillo. Sul fronte greco, i Paesi dell’Unione Europea non hanno ancora trovato la quadra sul rilascio dell’ultima tranche di aiuti, 12 miliardi di euro, del piano da 110 miliardi varato a maggio dello scorso anno. La tranche, in sostanza, verrà concessa a luglio solo se ci sarà il nulla osta da parte del Governo greco alle misure di austerity e al maxi programma di privatizzazioni. Ma per evitare il default di Atene, il nuovo piano di aiuti dovrebbe aggirarsi intorno ai 90 miliardi di euro.
Sempre nel fine settimana, Moody’s ha posto il giudizio Aa2 dell’Italia in review per un possibile downgrade. Il rating potrebbe essere quindi tagliato nei prossimi 90 giorni poiché “il possibile incremento del costo del denaro nella zona euro, la debolezza strutturale e la rigidità del mercato del lavoro potrebbero minare la fragile ripresa del BelPaese”. Dopo questo mix di fattori negativi, a Piazza Affari le vendite si sono abbattute soprattutto sul comparto bancario: Intesa SanPaolo cede il 2,75% a 1,77 euro, Unicredit il 2,89% a 1,479 euro, Banco Popolare il 2,27% a 1,59 euro, Ubi Banca lo 0,61% a 3,936 euro, Popolare di Milano il 6,94% a 1,636 euro.
Intermonte, però, ha deciso di alzare la raccomandazione sul settore a sovrapesare. “Ci aspettiamo nei prossimi giorni, a partire dall’ottenimento della fiducia da parte del Governo greco fino ad un accordo sul grado di coinvolgimento dei privati, che si possano fare passi concreti per evitare il default della Grecia e diminuire il rischio di contagio di cui ci aspettiamo potranno beneficiare le banche italiane”, scrive il broker nella nota odierna raccolta da Finanza.com. Gli esperti hanno quindi alzato il giudizio su Intesa SanPaolo e Banco Popolare a outperform da neutral, sulla Popolare di Milano a neutral da underperform mentre hanno confermato outperform su Unicredit, limando però il target price a 2,10 da 2,25 euro e attribuendo un 50% di chanche per un eventuale aumento di capitale.
Parte invece oggi la ricapitalizzazione da 2,1 miliardi di euro del Monte dei Paschi, che a Piazza Affari segna un tonfo di quasi 5 punti percentuali a 0,569 euro. L’aumento permetterà alla banca senese di rimborsare gli 1,9 miliardi di euro di Tremonti Bond e rafforzare i coefficienti patrimoniali in vista delle nuove regole di Basilea 3. Il prezzo di emissione delle nuove azioni è stato fissato a 0,446 euro e il rapporto prevede 18 azioni nuove ogni 25 detenute. La Fondazione Mps, principale azionista di Rocca Salimbeni, manterrà la sua partecipazione sopra il 50%. Anche la francese Axa (2,5%) e Francesco Gaetano Caltagirone (4,8%) non dovrebbero diluire la loro quota. Il periodo per sottoscrivere i diritti terminerà il prossimo 8 luglio.