Banche francesi stanno facendo lobby con Bce per ripristinare pagamento dividendi

Mentre la Federal Reserve cerca di mettere in riga alcune banche Usa, raccomandando loro di sospendere le operazioni di buyback e limitare i dividendi nel terzo trimestre dell’anno, le banche francesi fanno lobby con la Bce, nella speranza che ponga fine al congelamento delle cedole. E’ quanto riporta Bloomberg, segnalando che un gruppo di banche francesi capitanate da BNP Paribas starebbero cercando di convincere la banca centrale europea a reintrodurre il versamento dei dividendi nel quarto trimestre.
Gli istituti sarebbero infatti preoccupati per il tonfo dei loro titoli azionari, e sperano che ripristinare i payout possa risollevare la situazione.
La Bce avrebbe mostrato tra l’altro – secondo alcune fonti – una certa apertura verso l’opzione, valutando la possibilità di esprimersi caso per caso ed, eventualmente, di consentire ad alcune banche di ripristinare la distribuzione delle cedole, magari in via limitata, a partire già da quest’anno. (in ogni caso la sospensione è stata stabilita almeno fino al 1° ottobre di quest’anno).
La Bce ha raccomandato alle banche di sospendere i dividendi e le operazioni di buyback alla fine di marzo, nel pieno dell’emergenza coronavirus COVID-19.
Obiettivo: permettere agli istituti di credito di disporre di maggiori risorse da dirottare a favore dei fondamentali dell’economia dell’Eurozona, affossata dalla crisi. In una nota il Supervisory board della Bce ha precisato che la raccomandazione si riferisce ai dividendi relativi al 2019 e al 2020, almeno fino al 1° ottobre 2020.
“La Bce si aspetta che le banche continuino a finanziare le famiglie, le piccole imprese e le grandi aziende”. Poco dopo sulla questione si era espressa anche Bankitalia. Successivamente, all’inizio di giugno, ha fatto parlare molto di sé la proposta di estendere il congelamento dei dividendi all’anno prossimo.
In realtà la Francia sta mettendo in evidenza in questa crisi provocata dalla pandemia da coronavirus anche per la richiesta, alla Bce, di considerare l’ipotesi di cancellare i debiti. La richiesta è stata di recente gelata da Fabio Panetta, esponente del board della banca centrale che, in un’intervista rilasciata a Le Monde, si è così espresso:
“Sono consapevole del dibattito in corso in Francia, riguardo all’idea di cancellare i debiti. Ma, semplicemente, questa non è una opzione per la Bce, e non solo per motivi legali”. Il perdono del debito, infatti – ha spiegato Panetta nell’intervista rilasciata a Le Monde – “ci esporrebbe alla perdita di fiducia nell’euro da parte dei cittadini, in modo simile a quanto accadde in alcuni paesi, quando la gente si trovò nella necessità di portare in giro carriole di banconote perchè le banconote avevano perso il loro valore. Una cosa del genere genererebbe disordini finanziari. Questa non è la strada che porta alla prosperità ed è questo il motivo per cui il Trattato vieta il finanziamento monetario“.