Banche e sfida fintech: cambiare diventa un’obbligo, il green banking stuzzica i clienti (disposti anche a pagare di più)
Nelle considerazioni finali sul 2020 del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, oggi c’è stato spazio anche per il Fintech, indicando che nel prossimo biennio metà degli investimenti di banche e intermediari non bancari sarà sull’innovazione tecnologica.
Sempre oggi è arrivato il nuovo “World Fintech Report 2021” di Capgemini ed Efma dal quale emerge che il 25% dei consumatori di tutto il mondo richiede servizi più veloci, personalizzati e pratici e afferma di essere disposto a sperimentare i prodotti bancari offerti dagli operatori di nuova generazione. Se da un lato i consumatori accolgono volentieri i servizi delle Fintech, dall’altro continuano a fidarsi delle banche tradizionali, con il 68% degli intervistati che dichiara di essere disposto a provare l’offerta unicamente digitale proposta dalla propria banca di riferimento.
Le banche tradizionali stanno sviluppando entità esclusivamente digitali per attirare specifici segmenti di clientela. Grazie ad un portafoglio di prodotti diversificato, le FinTech stanno conquistando anche il supporto degli investitori e sono vicine al prossimo traguardo di crescita, la redditività, grazie alla resilienza che hanno dimostrato durante la pandemia di COVID-19, registrando una crescita a due cifre nonostante le sfide operative e finanziarie del settore. In particolare, il settore della FinTech ha registrato comunque una crescita dell’attività di deal pari all’11% a/a nel quarto trimestre del 2020, dopo un calo di quattro anni consecutivi. Dal report si evince che le FinTech con un percorso di crescita in fase avanzata hanno riportato un incremento dell’attività di deal del 9% tra il 2019 e il 2020.
Le banche tradizionali pronte a cambiare con focus anche sulla sostenibilità
Ma cosa ne pensano le banche? Il report di Capgemini indica che le banche sono consapevoli del potenziale dell’engagement digitale senza soluzione di continuità, infatti il 63% dei dirigenti bancari intervistati ha affermato che una filiale esclusivamente digitale consente di sviluppare un business capillare, mentre il 50% ha dichiarato che permette di portare nuovi prodotti sul mercato più velocemente, e il 52% ha ribadito che rende la collaborazione più facile grazie alla funzionalità plug-and-play.
Tre gli approcci – Greenfield, Bluefield e Brownfield – per gli operatori tradizionali che creano una filiale unicamente digitale e raccomanda una metodologia “right-field” che definisce una visione, sviluppa una solida struttura e traina la crescita a lungo termine attraverso una cultura abilitante.
Gli operatori tradizionali stanno anche sperimentando una crescente pressione sociale e normativa per introdurre pratiche green e sostenibili. Secondo il report, il 65% dei consumatori a livello globale vuole che le banche riducano la loro impronta di carbonio seguendo processi paperless, utilizzando energia rinnovabile e offrendo carte biodegradabili. Quasi un terzo dei consumatori pagherebbe un costo aggiuntivo per prodotti e servizi sostenibili – o passerebbe a un nuovo fornitore che propone prodotti ecologici e sociali. Per la loro stessa natura, le banche esclusivamente digitali sono ben posizionate per promuovere lo sviluppo della finanza sostenibile – con processi paperless e reti zero branch.