Toyota Motor, tornata al primo posto nel mondo come costruttore di auto, ha annunciato questa mattina di avere ritoccato verso l’alto le previsioni per l’esercizio fiscale 2012/2013 grazie al deprezzamento dello yen e alle solide vendite Oltreoceano. Nel dettaglio per l’esercizio fiscale 2013 la casa automobilistica nipponica si attende un utile netto di 860 miliardi di yen (pari a circa 6,9 miliardi di euro), in deciso rialzo rispetto ai 780 miliardi di yen indicati in precedenza. Ma non solo, Toyota ha rivisto all’insù anche le stime sull’utile operativo atteso a 1.150 miliardi di yen. Quanto al fatturato la società stima per l’intero esercizio una cifra pari a 21.800 miliardi di yen. “Abbiamo rivisto le nostre stime – spiega la società in una nota – in scia all’aumento delle vendite all’estero, in particolare in Nord America, al miglioramento della redditività e al leggero indebolimento dello yen”. E aggiunge: “Crediamo che i nostri sforzi abbiamo portato i frutti sperati e siamo finalmente sulla strada giusta per una crescita sostenibile”.
Toyota ha inoltre alzato il velo sui conti del trimestre chiuso a fine dicembre. Nel periodo in esame il big dell’auto nipponico ha visto i profitti attestarsi a 99,9 miliardi di yen contro i 143 miliardi indicati dagli analisti di Bloomberg. I profitti operativi sono scesi a 124,8 miliardi,mancando in questo caso le indicazioni del mercato pari a 196 miliardi.
Toyota: torna numero 1 al mondo con 9,75 milioni di auto vendute
La notizia era nell’aria da tempo, ma l’ufficialità è arrivata solo a fine gennaio: Toyota è tornata a salire sul tetto più alto del mondo. Il colosso automobilistico giapponese nel 2012 ha venduto 9,75 milioni di auto, livello record che ha permesso il sorpasso su General Motors e Volkswagen. Si tratta di un incremento delle immatricolazioni del 22,6% rispetto all’esercizio precedente: in Giappone le vendite sono aumentate del 35,2% a 2,41 milioni, mentre sui mercati esteri la crescita si è attestata al 19% a 7,34 milioni di unità. Secondo posto per gli americani di General Motors che hanno venduto 9,28 milioni di auto vendute, mentre la tedesca Volkswagen ha preso la medaglia di bronzo grazie a 9,07 milioni di auto immatricolate.