Notizie Notizie Mondo Auto elettriche, si intensifica il braccio di ferro UE-Cina

Auto elettriche, si intensifica il braccio di ferro UE-Cina

20 Settembre 2023 11:56

La Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’Europa deve indagare sulle sovvenzioni del governo cinese alle società produttrici di veicoli elettrici (EV).

“Ci piace la concorrenza, ma deve essere una concorrenza leale”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen in un intervista rilasciata a Bloomberg. “Quello che vediamo sono massicci sussidi nel settore dell’EV in Cina, che ovviamente contribuisce a creare degli squilibri a livello competitivo.”

L’indagine della Commissione UE

La settimana scorsa la commissione ha annunciato un’indagine anti-sovvenzioni, che potrebbe portare non solo a tariffe sulle importazioni di veicoli elettrici made in China, ma anche a ritorsioni da parte di Pechino. L’indagine lanciata dall’UE evidenzia le difficoltà di mantenere i legami commerciali con la seconda economia più grande del mondo, proteggendosi allo stesso tempo dai rischi percepiti per la catena di approvvigionamento e per la sicurezza nazionale.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione UE

Anche il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha dichiarato che l’UE deve ridurre la dipendenza dalla Cina e che sostiene l’indagine sui veicoli elettrici. “Se sei legato troppo da vicino puoi metterti in pericolo”. Ha aggiunto che “ridurre la nostra dipendenza” è necessario nei confronti di un paese come la Russia che ha invaso l’Ucraina, “ma anche ora nei confronti della Cina”. Le dichiarazioni di Baerbock arrivano nonostante il fatto che la Cina è il mercato più grande per Volkswagen e altre compagnie del settore automobilistico della Germania.

L’indagine sui veicoli elettrici contro la Cina fa parte di un sforzo più ampio dell’UE per “ridurre i rischi” delle relazioni senza “disaccoppiarsi”. Ciò ha incluso la limitazione delle vendite di semiconduttori di fascia alta e l’implementazione di controlli sulle esportazioni relative all’informatica quantistica e all’intelligenza artificiale. L’Unione ha anche messo in atto nuovi strumenti per affrontare le pratiche coercitive della Cina.

La risposta di Pechino e i rischi per l’Europa

Pechino ha definito la mossa, che potrebbe innescare tariffe di importazione sui veicoli cinesi, “un palese atto di protezionismo”. Se i dazi venissero imposti, la risposta della Cina potrebbe essere quella di limitare l’accesso al suo mercato, qualcosa che colpirebbe duramente le case automobilistiche tedesche che l’anno scorso hanno venduto lì 4,6 milioni di auto.

La numero uno della Commissione, Ursula von der Leyen, ha inoltre fatto sapere che il capo del commercio UE Valdis Dombrovskis visiterà la Cina per discutere su questioni urgenti come appunto il commercio tra il blocco e la seconda economia del mondo.

Visto che la Cina è il mercato più grande per la tedesca Volkswagen e altre case automobilistiche del paese, scontrarsi con Pechino potrebbe comportare dei rischi. La BMW importa la sua iX3 alimentata a batteria dalla Cina, come anche i modelli Mini. La casa automobilistica di Monaco ha generato il 33% del proprio utile operativo proprio in Cina lo scorso anno, seguita da Porsche, VW e Mercedes-Benz, secondo le stime degli analisti di Citigroup condivise in una nota.

Parlando del sostegno statale fornito all’industria cinese dei veicoli elettrici, von der Leyen ha dichiarato: “Non lo accettiamo nel mercato interno per le nostre aziende, quindi non lo accettiamo nemmeno per le aziende cinesi e quindi l’indagine ora sui sussidi per Veicoli elettrici in Cina”.

Europa, ad agosto crescono le immatricolazioni auto

Le vendite di automobili ad agosto sono aumentate per il tredicesimo mese consecutivo in Europa, con i veicoli elettrici che hanno trainato la crescita prima di diventare l’ultimo punto focale delle tensioni commerciali globali.
Le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate del 21% a 904.509 unità nel mese di agosto rispetto allo stesso periodo nel 2022, ha comunicato oggi l’Associazione europea dei produttori di automobili (Acea). Le vendite di veicoli elettrici sono raddoppiate prima che la Commissione Europea aprisse questo mese un’indagine anti-sovvenzioni sulle auto elettriche cinesi.

Nei primi 8 mesi sono state vendute 8.516.943 auto, in crescita del 17,9% sull’analogo periodo del 2022. Le immatricolazioni di auto elettriche nell’area sono state in agosto 165.165, in aumento del 118,1% con una quota del 21%. Tutti i mercati tranne Malta (-22.6%) hanno registrato una crescita a doppia o tripla cifra, in particolare la Germania (+170.7%).

Il gruppo Stellantis ha venduto 145.392 auto nel mese di agosto in Ue, Paesi Efta e Regno Unito, il 6,3% in più dello stesso periodo nel 2022. La quota di mercato scende dal 18% al 16%. Nei primi 8 mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 1.450.361, in crescita del 4,3% sull’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota di mercato al 17% a fronte del 19,2%. Il titolo Stellantis segna un rialzo dell’1,6% a 18,34 euro per azione in seguito alla notizia sulle immatricolazioni auto.