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Atlantia, Di Maio dice stop concessioni Autostrade. Verso nuovo contratto governo

2 Gennaio 2020 09:08

Nuovo contratto di governo e revoca delle concessioni ad Autostrade. Nella sua diretta su Facebook di ieri 1° gennaio 2020, il leader del M5S e ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha fatto gli auguri agli italiani, presentando alcune delle novità del 2020 che intende concretizzare.

Nessuno sconto ad Atlantia, la holding che fa capo alla famiglia Benetton controllante di Autostrade, gruppo che gestiva il tratto autostradale in cui è avvenuta la tragedia del Ponte Morandi, il 14 agosto 2018.

Su tale dossier Di Maio si sentirebbe anche più forte, visto che pure il PD sarebbe ora più propenso a dare il benservito ai Benetton.

Così si legge in un articolo de La Stampa pubblicato oggi, che ricorda che “entro due settimane il ministro dei Trasporti Paola De Micheli chiuderà il dossier su Autostrade”.

“Tra Luigi Di Maio che continua a pressare gli alleati per revocare le concessioni e Matteo Renzi che frena, era il Pd ad aver trovato un possibile punto di caduta, ma la sera del 30 gennaio sui precari equilibri politici è crollata una parte del soffitto di una galleria dell’autostrada ligure A26. Una tragedia sfiorata che ha rimescolato tutte le carte. E adesso, l’ipotesi della revoca sembra essere più avanti delle altre. Resta in piedi un ultimo grande ostacolo, rappresentato dal pericolo per lo Stato di dover pagare delle penali monstre (si parla di 23 miliardi) in caso di rescissione unilaterale. Se queste penali saranno confermate, la revoca diventerà impossibile”.

Nel suo discorso in diretta da Facebook, Di Maio si è presentato più che convinto sul da farsi:

“La retorica che si perdono i posti di lavoro” con la revoca delle concessioni ad Autostrade “è una sciocchezza. Si perdono i profitti dei Benetton ed è giusto, perché non hanno fatto quanto dovuto per mantenere quel ponte” (Morandi).

Poco prima aveva ricordato che, “nel milleproproghe, abbiamo inserito la norma sulle concessioni autostradali. Questo decreto dice finalmente che si avvia un percorso per alcune infrastrutture che ci permette di revocare le concessioni ai Benetton”.

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Di Maio su concessioni Aspi: tutti scandalizzati per crollo titolo Atlantia

“Tutti si sono scandalizzati perché è crollato il titolo di Atlantia, ma chi si è scandalizzato non lo ha fatto quando è crollato il Ponte Morandi. E’ crollato il ponte e non si sa di chi è la colpa, invece ogni dichiarazione sulle concessioni è diventata un attentato ad Autostrade”.

Per finire, “io non sono tranquillo che ci siano quei signori che non hanno mantenuto il ponte Morandi che ora gestiscono 3 mila chilometri, bisogna riprenderci quella gestione e poi i dipendenti verranno chiaramente impiegati”.

Ma Luigi Di Maio punta ancora più in alto e considera maturi i tempi per un nuovo contratto di governo, che stabilisca la tabella di marcia per i prossimi tre anni:

“C’è una nuova visione di Paese che deve entrare nel nuovo contratto di Governo – ha detto, sempre con la diretta da Facebook – Verosimilmente i lavori del Parlamento dovrebbero ricominciare l’8 o il 9. Appena ricominciano credo sia arrivato il momento di sedersi attorno a un tavolo e scrivere il nuovo contratto di Governo perchè noi vogliamo dire ai cittadini italiani non solo cosa vogliamo fare nei prossimi 3 anni ma anche entro quando lo vogliamo fare. Per questo serve un nuovo accordo di Governo sui tempi e noi abbiamo grandi battaglie ancora da realizzare: la legge sull’acqua pubblica, che nel 2020 speriamo possa diventare legge, la legge sul salario minimo orario che avevamo promesso, e dobbiamo realizzare. Ci sono tante cose ancora da fare”.

“Che cosa ci aspetta per il 2020? – ha detto Di Maio -Noi dobbiamo fare molto di più per le imprese: commercianti e imprenditori sono ostaggio della burocrazia, che poi significa anche tasse. Questo 2020 dovrà essere dedicato a lavorare per loro”.

E sulle concessioni per le Autostrade, il riferimento è stato di nuovo al decreto Milleproroghe:

“Questo decreto dice finalmente che si avvia un percorso per alcune infrastrutture italiane, ma anche in generale, che ci permetterà di revocare le concessioni ai Benetton”.

A tal proposito, oggi il Sole 24 Ore ricorda che “si parla dell’ipotesi che Aca, contenitore ad hoc della società statale Anas, subentri ai Benetton. Tuttavia ci sono questioni aperte che dovrebbero essere affrontate a gennaio dal cda di Anas. Che, essendo una società per azioni, vuole evitare di trovarsi di fronte a rischi non calcolati”. Tanto che il gruppo vorrebbe lo scudo penale per il subentro.