Argento: domanda destinata a crescere, spinta dalle auto elettriche
Tra le materie prime, l’oro ha rubato la scena nelle ultime sedute grazie al rally che ha portato il metallo prezioso per eccellenza sui massimi storici. Dal canto suo, l’argento gode probabilmente di meno attenzione mediatica rispetto al suo “parente” più nobile. Tuttavia, si possono individuare interessanti margini di crescita per la domanda di ‘silver’, grazie anche alle sue molteplici applicazioni industriali nell’ambito della transizione verso le energie pulite. Tra queste, spicca in particolare il settore delle auto, soprattutto per quanto riguarda i veicoli elettrici e ad elevato contenuto di tecnologia.
Gli utilizzi industriali dell’argento
L’argento è un metallo ampiamente utilizzato in diversi ambiti industriali. Le sue caratteristiche fisiche ne fanno un ottimo conduttore, duttile e malleabile. Presenta inoltre un’elevata riflettenza e notevoli proprietà antibatteriche.
Grazie a queste qualità viene sfruttato, tra gli altri, nei settori dell’elettronica, in fotografia, in medicina, nella produzione di batterie, nei pannelli solari e nell’automotive, oltre ovviamente alla gioielleria.
Quasi ogni computer, cellulare, automobile ed elettrodomestico contiene argento, ma il metallo viene largamente usato anche nell’industria cinematografica e per scopi militari.
L’utilizzo dell’argento nel settore automotive
Come evidenziato dall’associazione di settore Silver Institute, i veicoli a motore stanno diventando sempre più computerizzati e l’argento gioca un ruolo fondamentale nel loro funzionamento.
Si stima che oltre 60 milioni di once d’argento vengano utilizzate ogni anno nei veicoli a motore. Ad esempio, ogni collegamento elettrico in un’auto moderna viene attivato con contatti rivestiti in argento. L’avvio del motore, gli alzacristalli, la regolazione dei sedili, la chiusura del bagagliaio: l’esecuzione di ciascuna di queste funzionalità, insieme ad altre legate alla sicurezza, richiede un interruttore a membrana argentata.
Oggi le case automobilistiche fanno sempre più affidamento sul metallo prezioso per agevolare gli ampi progressi tecnologici incorporati nei veicoli moderni. Questo ha ulteriormente incrementato la domanda, con proiezioni di quasi 90 milioni di once (Moz) assorbite ogni anno nell’industria automobilistica entro il 2025.
I fattori che alimentano la domanda nelle auto
Come evidenziato dal Silver Institute, in un report a cura di Metal Focus, le proprietà dell’argento e la sua capacità di funzionare in applicazioni critiche sono il primo di una serie di elementi chiave in grado di contribuire ad aumentare il quantitativo di argento richiesto, e dunque la domanda, in campo automobilistico.
Il secondo fattore riguarda il crescente utilizzo di applicazioni automobilistiche che richiedono argento. Oltre alle funzioni citate in precedenza, si aggiungono per esempio le telecamere per la retromarcia o gli strumenti per la gestione del motore e del carburante, sempre più presenti non solo nel segmento del lusso ma anche nel mass market.
Il terzo punto riguarda il cambiamento della natura del parco veicoli, con la crescente spinta verso l’elettrificazione, alla luce della crisi climatica e dell’urgente necessità di ridurre le emissioni di CO2. L’impegno sempre più diffuso dei Paesi nella promozione dei BEV avrà un effetto netto positivo sulla domanda di argento, con la prospettiva di un ulteriore impulso dallo sviluppo della guida autonoma.
Infine, l’ultimo driver riguarda la crescita della domanda accessoria di argento per una serie di infrastrutture di supporto, come stazioni di ricarica stradali e domestiche, o per la generazione e distribuzione di energia elettrica e la ricarica a induzione.
Il tutto, senza dimenticare l’attrezzatura necessaria per l’intelligenza artificiale (AI) e l’internet delle cose (IoT), che sosterrà in misura ancora maggiore la domanda industriale di argento.
Prezzo ben al di sotto dei massimi storici
Al momento l’argento viaggia in area 24,5 dollari l’oncia, con un rialzo del 3% nel 2024 ma in ribasso di circa il 50% dai massimi storici toccati nel 2011.
“Il ‘silver’ è decisamente interessante, perché la domanda arriva dall’industria, con applicazioni dalle auto elettriche al 5G, passando per il fotovoltaico: tutti settori in crescita e che continueranno ad esserlo anche nei prossimi anni”, spiega Carlo Alberto De Casa, analista di Swissquote.
“Non possiamo dire con certezza quale azienda guiderà la crescita delle auto elettriche, se sarà Tesla, Rivian o i produttori cinesi BYD e NIO, ma senz’altro il settore continuerà a salire e la domanda di argento continuerà ad essere importante, con spazio per un’ascesa importante”, conclude l’esperto.
Come e perché investire in argento
L’argento è il metallo prezioso più scambiato dopo l’oro ed è molto apprezzato per il suo costo più contenuto e per le oscillazioni di prezzo più frequenti, che ingolosiscono i trader. Al tempo stesso, è un’ottima asset class in termini di diversificazione del portafoglio, ma anche per la sua capacità di preservare valore nel tempo, caratteristica apprezzabile soprattutto in fasi di elevata inflazione e di incertezza economica.
È possibile prendere posizione sull’argento in diversi modi: attraverso futures e opzioni, con gli ETF (o meglio, ETC) e con i CFD, oppure ancora con il possesso fisico, in ottica di investimento a lungo termine.
Un indicatore particolarmente osservato da chi fa trading sui metalli preziosi è il Gold-Silver Ratio, che indica la quantità di once di argento necessarie per comprare un’oncia d’oro. Tendenzialmente, quando questo rapporto è basso può rappresentare un segnale di acquisto dell’argento.