Argentina, dopo il giuramento arrivano le prime misure shock di Milei
Due giorni dopo l’insediamento arriva la prima mossa del governo di Javier Milei per stabilizzare i conti pubblici dell’Argentina. Ieri il ministro dell’economia del paese, ha annunciato la svalutazione del peso argentino e tagli ai sussidi per l’energia e i trasporti come parte delle misure shock che il nuovo presidente Javier Milei ritiene necessarie per affrontare la drammatica emergenza economica.
Argentina, il governo Milei annuncia le prime mosse shock
Il ministro dell’Economia Luis Caputo ha dichiarato in un messaggio televisivo che il peso argentino sarà svalutato del 50%, passando da 400 pesos per un dollaro americano a 800 per un dollaro.
“Per qualche mese saremo peggio di prima”, ha dichiarato Milei, due giorni dopo il giuramento come presidente della seconda più grande economia dell’America Latina.
L’inflazione in Argentina ad ottobre è cresciuta del 143% rispetto allo stesso periodo di un anno fa con una crescita del Pil negativa (-4,5% a/a), mentre quattro argentini su dieci vivono in condizioni di povertà. Il paese si porta dietro anche un enorme deficit fiscale e commerciale pari a 43 miliardi di dollari, oltre all’enorme debito di 45 miliardi di dollari nei confronti del Fondo monetario internazionale (Fmi).
Il ministro dell’economia Caputo ha annunciato che nell’ambito delle nuove politiche il governo dell’Argentina sta annullando le gare d’appalto per tutti i progetti di lavori pubblici ed intende tagliare alcuni posti di lavoro statali per ridurre le dimensioni del governo, ricordiamo che il governo Milei intende ridurre il numero dei ministeri pubblici da 18 a 9. Nell’ambito delle nuove politiche, il governo effettuerà anche dei tagli ai sussidi statali per l’energia e i trasporti.
Caputo ha affermato che le misure drastiche appena annunciate sono necessarie per ridurre il deficit fiscale che ritiene sia la causa dei problemi economici del paese, inclusa l’impennata dell’inflazione. “Se continuiamo così, andremo inevitabilmente verso l’iperinflazione”, ha affermato Caputo. “La nostra missione è evitare una catastrofe”.
La reazione del FMI
Il FMI ha accolto con favore le misure del governo Milei, affermando che forniscono “una buona base” per ulteriori discussioni con l’Argentina relative al debito del paese con l’istituzione.
“Queste mosse coraggiose mirano a migliorare significativamente le finanze pubbliche in modo da proteggere i più vulnerabili e rafforzare il regime dei cambi valutari”, ha affermato in una nota la portavoce del FMI, Julie Kozack. “La loro decisiva attuazione contribuirà a stabilizzare l’economia del paese e getterà le basi per una crescita più sostenibile e guidata dal settore privato”.
“Non ci sono soldi” è stato un ritornello comune nei discorsi di Milei, usato per spiegare perché un approccio gradualista alla situazione del paese del Sud America sarebbe un fallimento. Ma ha promesso che l’aggiustamento riguarderà quasi interamente lo Stato piuttosto che il settore privato, e che rappresenterà il primo passo verso il recupero della prosperità.