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Apple, test conti in arrivo: il riscatto passa da Cina e AI

25 Ottobre 2024 11:59

Apple torna a posizionarsi tra i marchi di smartphone più venduti in Cina, malgrado una lieve flessione nelle vendite di iPhone. Tra meno di una settimana, il colosso di Cupertino diffonderà i risultati del quarto trimestre fiscale: l’andamento della domanda in Cina sarà uno dei temi caldi, insieme – ovviamente – all’intelligenza artificiale. Ecco gli ultimi dati sulle spedizioni nel Paese asiatico e le attese degli analisti sui conti in arrivo il 31 ottobre.

Apple al 2° posto nel mercato smartphone Cina nel 3Q

Secondo i dati preliminari della società di ricerca IDC, Apple ha riconquistato il secondo posto tra i marchi di smartphone più venduti in Cina, malgrado una leggera diminuzione delle vendite (-0,3%), con una quota di mercato del 15,6% nel terzo trimestre del 2024. Questo risultato è stato sostenuto dal lancio del nuovo iPhone 16 con funzionalità di intelligenza artificiale, introdotto a settembre, che ha ottenuto vendite superiori del 20% rispetto ai modelli precedenti nelle prime tre settimane.

Il leader del mercato cinese rimane Vivo, con una quota del 18,6%, mentre Huawei, al terzo posto con il 15,3%, ha segnato una forte crescita (+42% rispetto all’anno precedente). Quest’ultima ha guadagnato terreno grazie al ritorno della serie Mate 60 e al recente modello Pura 70, entrambi dotati di chip nazionali, consolidando la sua presenza nel segmento premium e intensificando la competizione con Apple. Huawei ha anche lanciato un telefono pieghevole lo stesso giorno del debutto dell’iPhone 16, posizionandosi come un rivale diretto.

Il mercato degli smartphone in Cina ha visto un aumento delle spedizioni (+3,2% a 68,8 milioni di unità) nel terzo trimestre, grazie all’impulso di promozioni, aggiornamenti dei dispositivi e nuovi prodotti come l’Apple Vision Pro, previsto per sostenere ulteriormente la domanda della serie iPhone 16 nei prossimi mesi.

Il Ceo Tim Cook incontra il ministro cinese

Nelle ultime ore, il Ceo di Apple, Tim Cook, ha incontrato il ministro del Commercio cinese Wang Wentao, impegnandosi ad ampliare gli investimenti nella superpotenza asiatica, nell’ambito della catena di fornitura, la ricerca e lo sviluppo.

Dall’altro lato, il funzionario locale ha assicurato la disponibilità a creare un ambiente favorevole affinché Apple possa continuare a sviluppare il business in Cina. I due si sono confrontati anche su tematiche più estese, come le relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti, anche se il ministro cinese ha criticato Washington per gli eccessivi timori sulla sicurezza nazionale.

La Cina rappresenta il più vasto mercato mondiale per gli smartphone ed è dunque fondamentale per Apple mantenere una relazione cordiale con le autorità locali, in un contesto già frenato dalla crescente concorrenza e dalle precedenti restrizioni all’utilizzo di dispositivi esteri da parte di società ed enti governativi cinesi. L’andamento delle vendite di iPhone in Cina sarà dunque un argomento della prossima trimestrale di Apple, in uscita il 31 ottobre a mercati chiusi.

Le previsioni su risultati Apple, consegne iPhone e altri dispositivi

Il consensus delle stime raccolte da Bloomberg prevede ricavi in crescita del 5% su base annua a 94,2 miliardi, un margine lordo del 46% e un Ebit in aumento dell’8% a 29 miliardi. Il margine operativo potrebbe espandersi al 31,8%, grazie a una maggiore efficienza nel mix dei servizi. L’Eps è atteso a 1,593 dollari, in crescita del 9% su base annua.

Per quanto riguarda la ripartizione del fatturato, i ricavi da servizi dovrebbero raggiungere i 25,2 miliardi (+18%) e quelli da prodotti 69,0 miliardi (+2%), così suddivisi: iPhone 44,9 miliardi (+3%), iPad 7,1 miliardi (+16%), Mac 7,7 miliardi (-12%) e il segmento Wearables, Home & Accessories 9,2 miliardi -3%).

Nella Grande Cina, i ricavi dovrebbero scendere del 7,5% a 15,7 miliardi.

Le consegne di iPhone sono previste in aumento a 50,8 milioni di unità (+2,9%), di iPad a 14,9 milioni (+7,2%) e quelle di Mac in flessione del 6,7% a 5,9 milioni. Ricordiamo che la società non fornisce il dettaglio di questi dati.

Focus su Cina e AI

Secondo Bloomberg Economics, la previsione di una crescita del 2,5% nelle vendite degli iPhone appare ragionevole, poiché gli ultimi dati sulle spedizioni indicano una risposta più contenuta al recente lancio dell’iPhone 16, smentendo le iniziali aspettative di un ciclo di aggiornamento più rapido.

Questo rende le dichiarazioni del management sull’accoglienza in Cina ancora più cruciali rispetto ai trimestri precedenti, in vista del prossimo anno.

L’altro grande tema riguarderà il sistema di intelligenza artificiale Apple Intelligence, anche se sembra improbabile un aumento delle spese di R&S. Finora l’assenza di novità stravolgenti sul fronte AI ha deluso gli investitori, che percepiscono l’azienda di Cupertino parzialmente in ritardo rispetto ad altri colossi come Microsoft o Google.

I margini operativi potrebbero registrare un leggero incremento, trainato dalla crescita a doppia cifra dei servizi e da un mix di prodotti favorevole. Inoltre, Bloomberg prevede riacquisti di azioni per circa 25 miliardi di dollari, in linea con la media degli ultimi due trimestri.

I giudizi degli analisti su Apple

Ieri Morgan Stanley ha confermato la raccomandazione overweight sul titolo e il target price di 273 dollari, mentre Goldman Sachs ha ribadito il buy limando il prezzo obiettivo da 276 a 275 dollari.

KeyBanc, invece, ha ridotto la sua raccomandazione a underweight da sector weight, assegnando un target di 200 dollari. Secondo l’analista Brandon Nispel, le aspettative di consenso prevedono un’inflessione “irrealistica” nell’attività di Apple, mentre la sua valutazione “appare costosa”.

“Apple è un’azienda impressionante, ma riteniamo che le aspettative di una ripresa della crescita in tutte le categorie di prodotto e regioni siano irrealistiche”, afferma Nispel. Tra i motivi del downgrade, anche la possibile preferenza dei consumatori per l’iPhone SE rispetto ad iPhone 16 e un tasso di aggiornamento più lento per i dispositivi acquistati con piani post-pagati.

Nel complesso, le raccomandazioni sul titolo Apple si ripartiscono fra 39 buy, 18 hold e 3 sell, con un target price medio di 244 dollari. Le azioni hanno chiuso la seduta di ieri a 230,57 dollari, con un progresso di quasi il 20% da inizio anno.