Apple apre il primo store in India. Ed è solo l’inizio
Apple apre primo store in India, a Mumbai.
Giornata storica per il colosso dell’iPhone Apple, che ha aperto il suo primo store in India, nella città di Mumbai.
Una mossa, quella di oggi, che dovrebbe essere solo il primo passo della Big Tech, in un percorso volto a rafforzare la sua presenza nel paese, tagliando quel cordone ombelicale che ha visto il colosso dipendere troppo dalla Cina.
Le foto del primo store di Apple in India, che ritraggono il ceo Tim Cook circondato da una folla di indiani fan del marchio Usa, hanno fatto subito il giro del mondo.
Il numero uno Cook ha posato insieme a 200 fan indiani, di fronte all’imponente edificio di 2.600 metri quadrati, situato nel centro commerciale Jio World Drive di Mumbai, capitale finanziaria dell’India.
Il design dello store ha tratto ispirazione dai taxi della città, di colore nero e giallo.
Non solo Mumbai: dopodomani altro store a New Delhi
Un secondo store fisico Apple aprirà dopodomani, giovedì 20 aprile, nella capitale indiana New Delhi.
“L’India ha una cultura così bella e un’energia così incredibile”, ha commentato il ceo di Apple nel comunicato con cui è stata ufficializzata la notizia dell’apertura del negozio. Negozio che ha anche un nome: Apple BKC, e che è alimentato per il 100% da fonti di energia rinnovabile.
Motivo di orgoglio per il gigante di Cupertino, che ha definito lo store, che attinge a un proprio sistema di energia solare, uno dei siti “più efficienti dal punto di vista energetico” di tutto il mondo.
Cook ha ricordato il rapporto di lunga durata che esiste tra la Big Tech americana e il paese, che va avanti da più di 25 anni, e che è destinato a rafforzarsi ulteriormente.
Apple ha intenzione infatti di puntare sempre di più sull’India, aumentando sia il livello di produzione che delle vendite.
E’ da tempo che l’AD Cook guardava con grande interesse alle potenzialità di crescita offerte dall’India, oggi quinta economia del mondo.
Nelle sue dichiarazioni più recenti dello scorso mese di febbraio, il ceo rendeva noto di essere “bullish” sull’India, comunicando contestualmente “la quantità significativa di energia” che Apple stava già iniettando nel mercato.
Sette anni fa, la prima visita di Tim Cook nel paese dove, di fatto, la quota di mercato detenuta dal gigante di Cupertino rimane tuttora molto bassa.
Il mercato indiano degli smartphone, di fatto, vede come player dominanti diversi marchi cinesi, come Xiaomi, e il colosso sudcoreano Samsung, che sono cresciuti nel paese rivolgendosi soprattutto ai clienti a basso medio reddito.
In India ‘premium-ificazione’ mercato smartphone
Detto questo, interpellato dalla CNBC, Neil Shah, partner presso Counterpoint Research, ha parlato della peculiarità di un mercato che presenta un forte potenziale di crescita, e che sta attraversando in questo momento una fase di “premium-ificazione”.
Shah ha fatto notare infatti come gli smartphone che presentano prezzi superiori ai 400 dollari ora incidano per il 10% sui volumi complessivi di cellulari consegnati in India, rispetto a una quota che, prima della pandemia Covid-19, era pari ad appena il 4%.
Non solo: i dispositivi più costosi incidono ormai per il 35% sul fatturato globale incassato dal mercato degli smartphone.
E, come al solito, ha continuato l’esperto, “Apple è riuscita a cogliere il momento migliore per aprire il suo primo store, e per beneficiare del trend in atto”.
Il momento sembra di fatto perfetto, visto che il tessuto sociale del paese continua a vedere protagonista la crescita della middle class, costituita da giovani, pronti ad acquistare i loro primi dispositivi elettronici e disposti a pagare anche un prezzo più alto, soprattutto a Mumbai e New Dehli, due delle città più ricche del paese, scelte dalla Big Tech americana come i due primi due siti per i suoi negozi fisici.
Il debutto degli store Apple in India, hanno commentato gli analisti, permetterà a questo punto alla società di puntare su livelli di vendita e di fatturato degli iPhone, in India, vicini a quelli incassati nei mercati di Usa e Cina.
Dai dati di Counterpoint Research, emerge che, nel corso del 2022, Apple ha consegnato in India 6,5 milioni di iPhone, rispetto ai 50 milioni consegnati nell’anno sia negli Stati Uniti che in Cina.
Shah è fiduciosa che i numeri, nel paese, possano nei prossimi anni arrivare a eguagliare “quella grandezza”.
Ma la scommessa di Apple non riguarda certo ‘soltanto’ i suoi iPhone, visto che la strategia del gruppo è incentrata sempre di più a convincere gli utenti dei suoi smartphone a utilizzare un insieme di altri suoi prodotti, come l’Apple Watch, e anche servizi, come l’Apple Music.
Lo scopo ultimo è quello di fidelizzare sempre di più i clienti, in modo da convincerli a entrare nell’ecosistema Apple: un ecosistema che ora include, tra le tante cose, anche il conto risparmio Apple Savings, appena lanciato.