Notizie Notizie Mondo Apple non delude: conti record nonostante calo vendite iPhone, titolo festeggia (analisi tecnica)

Apple non delude: conti record nonostante calo vendite iPhone, titolo festeggia (analisi tecnica)

Pubblicato 2 Febbraio 2018 Aggiornato 5 Luglio 2019 09:31


Apple non delude e pubblica conti trimestrali da record e  superiori alle attese, nonostante il calo delle vendite di iPhone, il suo prodotto di punta. Il titolo, prima capitalizzazione borsistica a livello mondiale, festeggia, segnando nella sessione after-hours di Wall Street un balzo di oltre 3 punti percentuali.

Nel periodo ottobre-dicembre Apple ha registrato ricavi record pari a 88,3 miliardi di dollari, in aumento del 13% rispetto al corrispondente periodo del 2016 e superiori alle attese ferme a 87,5 miliardi. L’utile netto è salito di circa l’11% a 20 miliardi di dollari, superando le previsioni pari a 19,7 miliardi. Escluse le poste straordinarie, l’utile netto per azione si è attestato a 3,89 dollari, oltre le stime degli analisti per 3,85 dollari. “Siamo entusiasti di annunciare il miglior trimestre della storia di Apple”, ha affermato il numero uno del gruppo, Tim Cook.

Risultati ottenuti nonostante il calo delle vendite di iPhone che nell’ultima parte del 2017 sono scese dell’1% a 77,3 milioni di pezzi, facendo scattare i timori sulle prospettive del gruppo, le cui entrate principali provengono proprio da questi dispositivi. Ma finora Apple è riuscita a controbilanciare il calo delle vendite con l’aumento dei prezzi. Gli iPhone diventano sempre più cari (l’ultimo modello, l’iPhone X, ha un costo di partenza di 1.000 dollari negli Stati Uniti), assicurando un aumento del fatturato di segmento del 13% a 62 miliardi di dollari, nonostante i minori pezzi venduti. In crescita anche le altre fonti di ricavi, come i servizi (Apple Music, AppStore…) aumentati del 18% a 8,5 miliardi di dollari, e gli altri dispositivi (AppleWatch, AppleTV…), le cui vendite sono salite del 36% a 5,5 miliardi. Apple ha venduto anche 13,2 milioni di iPad (+1%) e 5,1 milioni di Mac (-5%).

Il titolo ha chiuso ieri a Wall Street in rialzo dello 0,21% per poi accelerare con un +3,40% nella sessione after-hours, in scia alla pubblicazione dei conti.

Analisi tecnica

Apple dopo aver raggiunto il massimo storico a 180,1 dollari in data 18 gennaio 2018, ha avviato una fase di correzione profonda che ha portato i prezzi al minimo di 164,7 dollari (cedendo dunque oltre 8,5%). Con questo movimento il titolo ha rotto sia la trend line rialzista di medio periodo descritta sui minimi del 25 settembre e 25 ottobre che il supporto statico dei 169,9 dollari. Il movimento è stato molto sentito sia a livello di volumi, in forte rialzo lungo la discesa, che di RSI. L’oscillatore infatti è andato sotto il livello intermedio del 50, segnale di debolezza, e ha rotto la trend line rialzista su RSI (vedi grafico).

 

I prezzi nelle ultime sedute hanno dunque rimbalzato sul minimo di 164,7 dollari (ritracciamento del 50% di Fibonacci) avviando una fase di pull back che dovrebbe riportare i corsi sui 169,9 dollari. A quel punto vedremo se Apple avrà la forza di rompere al rialzo, oppure riprenderà la direzione ribassista. Molto negativo per il titolo sarebbe la rottura del su citato minimo con obiettivo il 61,8% di ritracciamento (del up trend compreso tra minimi del 25 settembre 2017 e massimi del 18 gennaio 2018) a 160,9 dollari.