Notizie Notizie Mondo Apple dichiara guerra ai colossi AI. Cosa sappiamo di Apple GPT?

Apple dichiara guerra ai colossi AI. Cosa sappiamo di Apple GPT?

20 Luglio 2023 15:29

A Wall Street continua la fase di positività su Apple, con il titolo che dopo i recenti acquisti ha testato nuovi massimi storici ($ 198), raggiungendo una capitalizzazione di mercato superiore a 3.000 miliardi di dollari, cifra mai raggiunta prima nella storia.

L’Intelligenza Artificiale di Apple

I recenti acquisti sono spinti anche dalle ultime notizie che riguardano la società. In particolare, secondo quanto riportato ieri da un report di Bloomberg, la casa di Cupertino starebbe progettando internamente un proprio modello di intelligenza artificiale generativa, sfidando così gli strumenti AI rilasciati tra gli altri da OpenAI, oltre che dai colossi Google e Microsoft.

Nonostante per anni Apple abbia integrato diverse funzionalità di intelligenza artificiale, pensiamo ad esempio a Siri, l’azienda è stata comunque colta alla sprovvista quando a partire dallo scorso novembre OpenAI ha introdotto l’ormai celebre ChatGPT, ma anche Google con il suo Bard e il sistema di AI di Microsoft Bing.

Adesso Apple starebbe quindi cercando di recuperare il ritardo nel vasto mercato degli strumenti di intelligenza artificiale generativi, una tecnologia capace di catturare in poco tempo l’immaginario di consumatori e imprese, innescando un’euforia e una frenesia che si è riflessa anche nell’andamento sorprendente in borsa dei titoli tecnologici.

Apple già diversi anni fa è stata una delle prime big tech ad introdurre un sistema di intelligenza artificiale. Stiamo parlando del famoso assistente vocale Siri, la cui evoluzione e innovazione è però sostanzialmente rimasta ferma dopo il suo lancio nel lontano 2011.

Tuttavia, adesso sembrerebbe che dietro le quinte, Apple lavori silenziosamente ad una svolta AI che potrebbe essere epocale per la società guidata da Tim Cook.

Cosa sappiamo di Apple GPT?

Già gli anni scorsi Apple ha ampliato i suoi sforzi nel campo dei sistemi di intelligenza artificiale, infatti, risale al 2018 l’assunzione di Giannandrea in qualità di capo della strategia AI e machine learning, ingegnere che in precedenza guidava proprio la ricerca AI di Google.

Ma dal 2018 ad oggi i tempi sono cambiati enormemente e nell’ultimo anno (ma anche adesso) Apple avrebbe implementato di numero il team impegnato nel progetto AI. Da questo punto di vista, segnaliamo che Apple negli Usa sta cercando proprio nuova forza lavoro: ingegneri “con una robusta comprensione dei grandi modelli linguistici e l’IA generativa”.

Ecco che tutti questi elementi sono un’ulteriore conferma che il celebre produttore di iPhone sia ormai pronto per un passo avanti nel mondo dell’intelligenza artificiale, ma cosa sappiamo di AppleGPT?

Proprio così è stata rinominato da alcuni ingegneri di Apple il nuovo sistema di apprendimento automatico della società della mela.

Secondo le indiscrezioni riportate ieri da Bloomberg, Apple avrebbe creato il proprio framework per creare modelli di linguaggio di grandi dimensioni basati su sistemi di intelligenza artificiale, chiamato con il nome in codice “Ajax“.

E’ proprio Ajax che permette la creazione di modelli di linguaggio in stile ChatGPT. Secondo fonti interne alla società, Ajax sarebbe basato su Google Jax, il framework di apprendimento automatico del gigante Google.

Tuttavia, il chatbot di Apple è disponibile solo internamente alla società (per i dipendenti), che al momento non avrebbe in programma di rilasciarlo al grande pubblico, anche se secondo indiscrezioni sta lavorando duramente per migliorarlo. Sempre secondo il report di Bloomberg, il sistema di intelligenza artificiale di Apple sarebbe accessibile sono come applicazione web e ha un design semplice ed essenziale.

L’Ajax sarebbe stato creato per la prima volta già l’anno scorso con l’obiettivo di unificare e potenziare lo sviluppo dell’apprendimento automatico in Apple, con l’azienda che avrebbe già implementato alcuni miglioramenti relativi all’IA per migliorare la ricerca e Siri.

In tal senso, proprio Siri e i miglioramenti delle foto per gli iPhone, rappresentano due dei luoghi ideali all’interno del quale un sistema di intelligenza artificiale potrebbe essere integrato.

Le potenzialità e i dubbi sull’AI

Lo stesso numero uno di Apple in diverse recenti interviste ha difeso i sistemi di intelligenza artificiale definendoli come “una fantastica promessa e opportunità“. Tuttavia, nonostante lo stesso Ad di Apple creda che questa tecnologia abbia un potenziale enorme, ci sono ancora diversi “problemi che devono essere risolti“, commentò in un’intervista Cook.

Lo stesso Ad ha più messo in guardia sulla privacy e sulla disinformazione, oltre che sui problemi legati alla regolamentazione.

Ecco che da questo punto di vista il principale nodo da sciogliere potrebbe essere proprio legato alla privacy, questo potrebbe essere il motivo per cui Apple ha deciso di non rivelare i dettagli del proprio sistema di AI, ne tanto meno di renderlo pubblico.

AppleGPT è dunque disponibile solo come strumento interno, un approccio adottato anche da altre società come Samsung, dopo che sono emersi diversi problemi sulla sicurezza dei dati.

In ogni caso è ormai chiaro che anche Apple aggiungerà l’intelligenza artificiale in molti dei suoi prodotti, trasformando il modo in cui le persone interagiscono con i propri telefoni, computer e altri dispositivi.

Il punto tecnico sul titolo Apple:

Raffica di acquisti sul titolo Apple che grazie agli acquisti delle ultime sedute è riuscito a superare i precedenti massimi registrando un nuovo massimo storico. Ora il titolo sembrerebbe ben impostato per raggiungere il target a 200 dollari ad azione, prezzo obiettivo che permetterebbe alla casa di Cupertino di aggiungere altri preziosi miliardi alla sua già astronomica capitalizzazione di mercato superiore a 3.070 miliardi di dollari. Da inizio anno il titolo mostra un rialzo di oltre il 50%, +60% dai minimi di fine dicembre dello scorso anno.

In caso di un ritorno della debolezza di breve periodo e quindi in caso di ritracciamento dopo il recente balzo in avanti, i principali livelli di supporto che potrebbero ostacolare una flessione dei prezzi si trovano prima a quota 190 dollari e poi verso i 185 dollari.

Positività anche dai principali indicatori di direzione, con il titolo che si trova sopra le principali medie mobili a 50 e 200 periodi, l’indicatore di direzione Parabolic Sar in posizione long e l’oscillatore Rsi in ipercomprato.

Andamento da inizio 2022 del titolo Apple

Guardando il consensus su Bloomberg vediamo che la gran parte degli analisti (34) che seguono il titolo hanno una visione rialzista (“Buy”) su Apple. In 13 dicono di mantenere il titolo in portafoglio, mentre solo in 4 (il 7% degli analisti) hanno una visione ribassista (“Sell”) sul titolo. Per quanto riguarda il target price, a 12 mesi il prezzo obiettivo medio degli analisti è a 191 dollari ad azione, il che implicherebbe un calo di circa il 2% dai prezzi attuali a Wall Street.