Apple: 18 anni fa il primo iPhone. Oggi domina anche la strategia AI
Apple si prepara ai primi appuntamenti chiave del mese di gennaio. Tra i principali in arrivo la pubblicazione dei dati trimestrali a fine mese (30 gennaio a mercati chiusi), con gli attesi numeri del trimestre dello shopping natalizio.
Uno dei focus per la big di Cupertino è la crescita sul fronte dell‘intelligenza artificiale. Secondo l’analista di Wedbush Dan Ives, che sul finire dello scorso anno ha rivisto al rialzo il target price su Apple a 325 dollari da 300, il titolo è destinato a continuare la sua corsa record nel 2025, traendo vantaggio dal sviluppo della strategia di AI. “Un’epoca d’oro di crescita per Cupertino è all’orizzonte nel 2025”, ha detto Ives di Apple in una nota.
Ma oggi si parla di Apple anche per un anniversario: il 9 gennaio del 2007, esattamente 18 anni fa, l’iPhone fu presentato al mondo. Steve Jobs, dal palco del Macworld, introdusse il primo modello di quel dispositivo dal design futuristico che “imponeva” rotture clamorose con le abitudini dei consumatori, come l’abbandono della tastiera fisica. Sei mesi dopo fu messo in commercio e il suo successo commerciale ridefinì non solo le nostre vite ma anche “il futuro dell’intera industria tecnologica e di Apple”, come spiega Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Per Apple c’è stato un prima e un dopo iPhone
“All’epoca, la casa di Cupertino non figurava nemmeno tra le prime 10 aziende per capitalizzazione di mercato. Oggi Apple è leader (in lotta con Nvidia) con una market cap di circa 3.686 miliardi di dollari, lasciandosi alle spalle giganti storici come Microsoft ed ExxonMobil” scrive Debach.
I dati sono chiari e segnalano come lo smartphone abbia ridefinito completamente le priorità di Apple. Alla fine del 2006 erano i prodotti tradizionali a costituire l’82% del fatturato della società, con un contributo del 34% dei computer Macintosh e del 48% proveniente da Wearables, Home e Accessori. Oggi, secondo i dati di Debach, l’iPhone rappresenta il 49% del fatturato di Apple, un dato che in passato è arrivato fino al 69%. Nell’ultimo trimestre il giro d’affari prodotto dal segmento iPhone ha generato 46 miliardi di dollari, su un fatturato complessivo di circa 95 miliardi.
I servizi dell’ecosistema Apple sono il perno del successo
Legati in modo inestricabile al successo del “device” sono i servizi offerti da Apple, che creano un ecosistema integrato con l’hardware senza eguali sul mercato. Tra questi, i servizi di streaming e noleggio di entertainment (Apple Music, Apple Tv, Apple Arcade, iTunes Store), di archiviazione dati (iCloud), di pagamenti (Apple Pay) e l’enorme disponibilità di applicazioni sull’App Store garantiscono un’attrativa costante per i nuovi utenti e una fortissima fidelizzazione che traina le vendite di nuovo hardware.
I servizi sono passati da un contributo di 1,2 miliardi nel 2006 a rappresentare oggi 25 miliardi di dollari, o il 26% del fatturato complessivo, mentre i margini lordi si attestano attorno al 74%, molto superiori a quelli dei prodotti fisici.
A fine 2024 gli iPhone attivi nel mondo erano 1,2404 miliardi, mentre la base nuova installata, una metrica che tiene conto dei nuovi acquirenti e di coloro che aggiornano i dispositivi, è cresciuta a 871 milioni, dimostrando chiaramente la capacità di Apple di mantenere utenti nel suo ecosistema.
Cos’ha in serbo il 2025 ? Il “glitch” con il governo indonesiano
Il colosso di Cupertino non ha ancora risolto la controversia con il governo indonesiano, che dallo scorso ottobre ha messo al bando le vendite dell’ultimo modello di iPhone 16, rivelato al pubblico in settembre. Una legge indonesiana prevede infatti che per essere commercializzato nel paese asiatico, il 40% delle componenti dello smartphone devono essere realizzate localmente.
Tutto questo, riporta Business Insider, nonostante Apple abbia annunciato un investimento di un miliardo di dollari in Indonesia per produrvi il suo AirTag, un device appena annunciato che servirà a rendere più semplice il reperimento dei bagagli per i viaggiatori.
Escludendo Cina e Giappone, solo l’8% del fatturato di Apple proviene dall’area Asia-Pacifico. Tuttavia l’Indonesia, quarto paese al mondo per popolazione, ” presenta un immenso potenziale di crescita nel lungo periodo,” ha detto a Cnbc Chiew Le Xuan, analista di Canalys.
Presumibilmente il problema con Jakarta si risolverà con ulteriori negoziazioni e prima del lancio del nuovo iPhone, che dovrebbe arrivare quest’anno.
Secondo il sito MacRumors a settembre di quest’anno l’azienda di Cupertino dovrebbe presentare l’iPhone 17 e un inedito iPhone 17 Air, “il più sottile iPhone mai realizzato”, ma per ora si tratta soltanto di speculazioni.