Anima: la Bce accende la luce in fondo al tunnel. Ecco dove trovare le opportunità su bond, azioni e valute
Il monito lanciato nei giorni scorsi da Mario Draghi ha portato un po’ di sereno sui mercati finanziari dopo mesi di tempesta. Il presidente della Bce ha ripetuto più volte che l’Eurotower è pronto fare tutto il possibile per salvaguardare l’euro aggiungendo tre elementi importanti: la Bce potrà acquistare titoli sovrani sul secondario, è disposta a rinunciare al suo status di creditore privilegiato sui titoli di Stato acquistati, il suo intervento sarà subordinato alla richiesta di aiuto da parte di un Governo al futuro ESM.
E’ con questa premessa che inizia il report di agosto di Anima SGR che si attende altre settimane di forte volatilità perché “cattive notizie potranno venire sia dalla Grecia sia dai dati sulla congiuntura europea. A settembre, inoltre, salirà l’attesa per la decisione della Corte costituzionale tedesca in merito alla costituzionalità del Fiscal Compact e dell’ESM”. In questo frangente, spiegano gli esperti di Anima, l’approccio ai mercati non può che restare “tattico e molto dinamico”.
Ecco allora le view e le posizioni su obbligazioni, azioni e valute di una delle principali società italiane attive nella gestione del risparmio.
Obbligazioni. In questo campo è necessario dividere i titoli di Stato dai bond societari. Sulle obbligazioni governative il posizionamento di Anima sull’Europa cosiddetta “core” è neutrale con una preferenza sulla Germania rispetto agli altri Paesi e una posizione sulla curva dei rendimenti che privilegia le scadenze lunghe. Per quanto riguarda l’Italia “è stata leggermente incrementata l’esposizione privilegiando il tratto breve della curva (2-3 anni).
Per quanto riguarda i bond corporate bisogna innanzitutto sottolineare le differenze sempre più marcate tra i titoli di società dei Paesi core e quelli di aziende dei Paesi periferici. Inoltre resta molto elevato il differenziale di rendimento tra il settore finanziario e gli altri. “In Italia, ad esempio, molti titoli societari non finanziari e investment grade offrono rendimenti inferiori ai titoli di Stato e trovano spazio in portafoglio solo in un’ottica di bilanciamento dei rischi”. Anima mantiene una visione prudente sugli emittenti dei Paesi periferici, dove i temi macro continuano a predominare sui fondamentali.
Valute. Gli esperti, in questo settore, privilegiano una posizione corta di euro contro un paniere di valute principalmente dei mercati emergenti. “La risoluzione della crisi probabilmente passerà attraverso un maggior coinvolgimento delle Banche centrali che penalizzeranno la loro valuta di riferimento” spiega Anima che, in relazione al cambio di sentiment sull’Eurozona, potrebbe però cambiare con frequenza le posizione sui cambi.
Azioni. A livello europeo, spiegano gli esperto della SGR, aumenta l’attrattività delle società in grado di pagare elevati dividendi. “Ne segue una situazione di sovrappeso su telecomunicazioni e farmaceutici“. Anima resta invece neutrale sul comparto bancario, mentre privilegia il settore assicurativo “che presenta bilanci più solidi”. In scia agli indicatori economici della zona euro, gli esperti hanno deciso di sotto pesare gli industriali. In Italia vengono privilegiate le società esposte alla domanda internazionale e con presenza significativa nei Paesi emergenti. Cautela sulle utilities e posizione neutra sul settore finanziario “che rimane il più vulnerabile alle tensioni dell’area euro”.
Per quanto riguarda l’azionario statunitense Anima fa notare che sono cinque i settori per cui ci si attende crescita degli utili negativa anno su anno: consumi ciclici, consumi non ciclici, energetici, materiali di base e utilities, che rappresentano circa il 40% dell’intero mercato. In definitiva, gli esperti della SGR hanno ridotto l’esposizione verso il comparto del lusso, mentre hanno deciso di sovrappesare i tecnologici.