Alla Bundesbank arriva Weidmann. Draghi sempre più vicino alla poltrona della Bce
Cambio della guardia ufficiale per la Bundesbank. Si svolge infatti oggi a Berlino la cerimonia di saluto al presidente uscente Alex Weber, e sempre oggi il suo successore, Jens Weidmann, incontra per la prima volta la stampa internazionale dopo aver assunto ieri l’incarico. Un valzer di poltrone importante, in quanto Weidmann prenderà il timone della banca centrale della Germania, il Paese più forte dell’Eurozona, e siederà anche nel direttivo della Bce. E non solo. Guardando allo scacchiere delle nomine e candidature per la presidenza della Banca centrale europea, nuovi possibili incarichi potrebbero aprirsi al neo-presiente Weidmann.
Dopo le inattese dimissioni di Weber, la guida della Bundesbank è passata nelle mani di Weidmann, il più giovane governatore della storia dell’istituto (ha solo 43 anni). Ma il suo nome non è nuovo nei corridoi della banca. Vi ha infatti lavorato da economista prima di diventare nel 2006 il consigliere della cancelliera, Angela Merkel, per le questioni internazionali. Oltre alla poltrona di presidente della Bundesbank, Weidmann occuperà anche un posto nel consiglio direttivo della Bce per rappresentare la visione tedesca all’Eurotower. E proprio su questo fronte, il neo-presidente ha già mandato un chiaro messaggio, sostenendo che l’obiettivo della Bce è quello di pianificare il ritorno alla normalità della politica monetaria, con una futura exit strategy.
Ma non è tutto. Weidmann potrebbe infatti assumere anche la presidenza del Financial Stability Board (Fsb), finora guidato da Mario Draghi. Secondo il settimanale Der Spiegel, la possibilità sarebbe legata alla nomina di Draghi alla presidenza alla Bce. Il Governo tedesco sarebbe pronto a sostenere la candidatura dell’italiano, ma chiederebbe in cambio due poltrone chiave della finanza mondiale. Una sarebbe appunto quella di Weidmann all’Fsb, e l’altra riguarderebbe invece Jorg Asmussen, braccio destro del ministro delle finanze tedesche. Ad Asmussen potrebbe spettare la presidenza del Comitato economico e finanziario Ue, attualmente affidata all’italiano Vittorio Grilli.
Il toto nomine potrebbe concludersi a breve perché il tempo per la nomina alla Bce stringe. Restano meno di due mesi per decidere il nome del successore di Jean-Claude Trichet. Guardando al calendario, il prossimo 16 maggio, in occasione dell’Eurogruppo, si potrebbero già presentare i nomi dei candidati, ma l’ultima data utile è il Consiglio europeo del prossimo 24 giugno. La nomina diventerà effettiva solo a novembre.