Algebris vede valore nelle pmi italiane
In occasione dell’Algebris Mid-Year Updates 2023, la società di gestione ha fatto il punto sulle mid & small cap italiane. “Ci aspettiamo una seconda parte dell’anno particolarmente positiva per le pmi, al contrario di quanto è stata la prima parte, in quanto stiamo vedendo delle occasioni a livello valutativo molto forti, grazie ai flussi di capitale, che stanno arrivando dal PNRR”. Secondo Luca Mori, Italian Equity Portfolio Manager, Algebris Investments.
Banche, la forza trascinante di Piazza Affari
“Abbiamo assistito a una prima parte dell’anno molto forte sul mercato azionario italiano, trainata soprattutto dalle large cap. Infatti, il nostro indice di riferimento, il Ftse Mib, ha registrato dei ritorni superiori al 20%, trainato fondamentalmente dalle banche italiane. E contrariamente a quanto successo storicamente una parte dei Mid & Small Cap, in particolare l’indice STAR, rimasto indietro, con differenziali di performance anche superiori al 20%”, ha spiegato Mori. “Il fenomeno è secondo noi è soprattutto da ascriversi a una dinamica di liquidità sul mercato italiano, inflazione che è salita, stretta da parte delle banche centrali, che hanno creato uno scenario positivo per le banche, che hanno potuto beneficiare di maggiori utili da spread e da tassi di interesse.
E’ diverso invece per le Mid & Small Cap, quando si ha uno scenario inflattivo e di rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, e di drenaggio di liquidità, questo porta a delle sotto-performance”.
Pmi, opportunità di investimento interessante
Tornando sulle valutazioni, “il mercato delle Mid & Small Cap ha avuto un forte derating nella prima parte dell’anno, spiega Alberto Mari, Equity Portfolio Manager, Algebris Investments. Questo è dovuto ai prezzi che sono stati generalmente fermi e invece degli utili che sono in crescita; questo ha portato il mercato a trattare a 12 volte gli utili del 2024 e a circa 6 volte l’EV/EBITDA del 2024. Noi pensiamo che le stime di utile per quest’anno e per l’anno prossimo siano relativamente al sicuro, in quanto l’economia italiana sta sovra-performando le altre economie europee e anche sovra-performando le stime che si avevano a inizio anno”.
“Ormai lo sconto storico di mercato è arrivato a dei record, sia se guardiamo le valutazioni rispetto alla storia di questo mercato sia se le guardiamo rispetto al contesto degli altri listini Mid & Small Cap europei, evidenzia Mari. Pertanto, riteniamo che l’opportunità di investimento adesso sia particolarmente interessante e pensiamo che le paure recessive sul 2023 siano fortemente sovrastimate dal mercato. Di conseguenza le società potranno riportare degli utili 2023 positivi e in crescita, supportate dai piani governativi che sono in atto che finalmente stanno cominciando ad arrivare all’economia reale, a anche in alcuni segmenti su cui sono stati leggermente più lenti come ad esempio il settore dell’informatica e della digitalizzazione”.