Notizie Notizie Mondo Alert dividendi per banche europee: l’Eba alza richieste di capitali

Alert dividendi per banche europee: l’Eba alza richieste di capitali

3 Luglio 2019 13:26

Alert dividendi per le banche Ue: le richieste di capitali formulate dall’Eba aumentano. Per l’Autorità Bancaria europea le principali banche europee sono, infatti, ancora a corto di capitale. Per la precisione, secondo l’istituzione – che sta finalizzando le raccomandazioni legate a quanto stabilito da Basilea III – il buco che gli istituti di credito dovrebbero colmare per centrare entro il 2027 le richieste globali di capitali ammonta a 135 miliardi di euro.

Per l’Eba ciò significa che diversi istituti potrebbero trovarsi costretti ad attingere al bacino dei loro profitti per aumentare il proprio capitale di almeno il 24,4%. A discapito, dunque, dei dividendi.

Sebbene il capitale necessario sia di 135 miliardi di dollari, l’Eba ha precisato infatti che l’ammanco potrebbe ridursi fino a 58,7 miliardi di euro, nel caso in cui, durante il periodo di transizione, le banche decidessero di trattenere i loro profitti (senza erogarli agli azionisti sotto forma di dividendi), piuttosto che ricorrere ad operazioni di aumento di capitali.

Le richieste dell’Eba sono state riportate da un articolo pubblicato da Reuters, che ricorda come Basilea III sia un accordo internazionale che prevede l’imposizione di nuovi parametri, al fine di rafforzare la regolamentazione, la supervisione, e la gestione dei rischi delle banche. Di certo la notizia non è positiva per le banche che, a vent’anni dall’esplosizione della crisi finanziaria globale che si è tradotta in diverse operazioni di bailout, sono chiamate ancora oggi ad aumentare i loro cuscinetti di capitale, per essere pronte a fronteggiare in modo adeguato eventuali nuovi shock finanziari o economici.

La prospettiva di dover attingere ai profitti incassati rende lo scenario ancora più vulnerabile, se si considera che diversi istituti lamentano già un’erosione della loro redditività proprio a causa della politica monetaria ultra-accomodante lanciata dalla Bce. Politica monetaria accomodante che, secondo alcuni esperti, proseguirà anche con Christine Lagarde, appena nominata a sostituire Draghi nello scranno più alto della Bce.

I funzionari dell’Eba avevano avvertito già lo scorso marzo che l’adozione dei nuovi criteri stabiliti da Basilea III si sarebbe tradotta in un aumento del capitale core delle banche, in media, del 19%, per un valore di 24,2 miliardi di euro. L’Eba ha rivelato ora che l’aumento dovrà essere alla fine pari a +24,4%: i motivi risiederebbero nella necessità di includere richieste di capitali “aggiuntive” e, anche, nella fine delle esenzioni sul capitale che sono state accordate da Bruxelles in alcuni casi.