Notizie Notizie Italia Il food a Piazza Affari: Newlat sullo Star per soddisfare ‘fame di M&A’

Il food a Piazza Affari: Newlat sullo Star per soddisfare ‘fame di M&A’

Pubblicato 19 Settembre 2019 Aggiornato 19 Settembre 2019 23:56

Si prospetta un caldo autunno sul fronte quotazioni per Borsa Italiana. Dopo l’annuncio, qualche giorno fa di Ferretti Group che si prepara a riportare gli yacht di lusso a Piazza Affari entro il mese di ottobre, arriva anche quello di Newlat Food, l’azienda guidata dalla famiglia Mastrolia che rappresenta uno dei principali gruppi italiani nel settore agro-alimentare. Quest’ultima aveva annunciato la volontà di aprire il proprio capitale agli investitori ad aprile, quando ha comunicato la sua ultima acquisizione: ovvero quella di Delverde Industrie Alimentari, storica azienda alimentare italiana specializzata nella produzione di pasta premium con sede in Abruzzo, che è così tornata in Italia.

Questa mattina Newlat ha annunciato che intende procedere ad una offerta e quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, destinazione segmento Star.

 

L’offerta

La società, che tra i suoi marchi conta alcuni nomi storici dell’alimentare italiano come Polenghi ha precisato che l’offerta riguarderà il collocamento di azioni ordinarie di nuova emissione (nuove azioni) rivolto a investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti, inclusi gli “investitori qualificati” in Italia. Inoltre, sono previste, come di consueto per operazioni simili, un’opzione di over-allotment e di greenshoe.

Newlat Group, in qualità di azionista unico, dovrà assumere i consueti vincoli di lock-up con riferimento alle azioni per specifici periodi di tempo successivi all’offerta. Se l’operazione andrà avanti senza intoppi, l’offerta dovrebbe concludersi entro la fine del mese di ottobre, “tenendo conto delle condizioni di mercato al momento dell’inizio dell’Offerta e del ricevimento delle necessarie approvazioni da parte di Borsa Italiana e Consob della documentazione relativa all’offerta e alla quotazione”.

 

Punta a raccogliere 200 mln, la fame di M&A è molta

Newlat, che punta a raccogliere fino a 200 milioni di euro dall’emissione e dal collocamento delle nuove azioni, intende destinare i proventi raccolti agli obiettivi di crescita del gruppo, sia per linee interne sia esterne. La prima sarà finalizzata alla valorizzazione delle strutture facenti parte del gruppo (con focus sul segmento health & wellness), mentre la seconda in un’ottica di ulteriore diversificazione geografica internazionale e ampliamento del propri brand in portafoglio con un rafforzamento delle proprie quote di mercato.

 

Newlat,  big del food con ricavi per oltre 300 mln

Il gruppo Newlat,  con un fatturato di oltre 300 milioni di euro nel 2018, è cresciuto negli anni a colpi di acquisizioni, ampliando il suo portafoglio composto da oltre 20 brand e caratterizzato da una forte identità a livello locale e nazionale e da una rilevante riconoscibilità a livello internazionale (inclusi storici marchi quali Birkel e Drei Glocken, Polenghi e Optimus). La famiglia Mastrolia, con una forte esperienza nel settore alimentare essendo attiva nel mercato a partire dal 1929, ha sempre detenuto, sin dalla sua acquisizione, il 100% di Newlat. A seguito del completamento dell’offerta, Angelo Mastrolia, attraverso Newlat Group rimarrà l’azionista di maggioranza di Newlat. Quanto ai risultati finanziari i ricavi sono aumentati in maniera organica da 292 milioni nel 2016 a circa 305 milioni nel 2018. Nei primi sei mesi del 2019, il gruppo ha registrato un fatturato per 154 milioni.

ERRATA CORRIGE – News aggiornata in serata dopo precisazione societaria su Buitoni. Ci scusiamo con i lettori. In una nota diffusa Newlat ha precisato di non essere proprietaria del marchio Buitoni, bensì titolare della licenza di produzione a marchio Buitoni per quanto riguarda i prodotti pasta secca e prodotti da forno.