Banco Bpm regina del Ftse Mib dopo conti. A.d. Castagna apre porte a tema dividendo
Banco Bpm protagonista indiscussa a Piazza Affari sull’onda dei risultati trimestrali che hanno evidenziato un balzo degli utili oltre le attese. Il titolo, che si è posizionato in vetta del Ftse Mib sin dalle prime battute di giornata, ora sale di circa il 6% a 1,795 euro (massimo intraday raggiunto a un soffio da quota 1,8 euro), resta però ancora negativo il saldo da inizio anno che segna un calo di circa il 9 per cento.
Balzo dell’utile maggiore del previsto per Banco Bpm
A mercati chiuso Banco Bpm ha presentato al mercato i conti e durante la conference call l’a.d. Giuseppe Castagna ha tracciato le linee per il futuro della banca che si muove sull’asse Milano-Verona. Nel dettaglio, Banco Bpm ha mandato in archiviato il secondo trimestre 2019 con un utile netto che si è attestato a 442,6 milioni di euro, in deciso aumento rispetto ai 129,3 milioni del corrispondente periodo del 2018 ed evidenziando un +194% rispetto ai 150 milioni registrati nei primi tre mesi dell’anno. Superate le attese degli analisti che si aspettavano un utile di 415,3 milioni. I ricavi sono leggermente scesi a 1,02 miliardi, in linea con le aspettative degli analisti pari a 1,03 miliardi. Nel periodo aprile-giugno è salito il margine d’interesse a 514,8 milioni e le commissioni nette che si sono attestate a 453,7 milioni.
Nei primi sei mesi dell’anno l’utile è balzato a quota 593,1 milioni dai 352,6 milioni del primo semestre 2018 (+68,2%) e la società ha inoltre indicato che nel primo semestre dell’esercizio 2019 sono stati registrati utili da cessione di partecipazioni e investimenti per 336,8 milioni che includono le plusvalenze lorde conseguite per effetto della riorganizzazione del comparto del credito al consumo (189,5 milioni) e della realizzazione della partnership con Credito Fondiario nella gestione delle attività di recupero dei crediti deteriorati (142,7 milioni). Nel primo semestre 2018 erano presenti utili per 178,6 milioni derivanti quasi interamente dalle cessioni di quote partecipative effettuate nell’ambito della riorganizzazione del comparto del bancassurance.
Per quanto riguarda il capitolo “qualità del credito“, gli stock di crediti deteriorati netti sono stati pari a 6,2 miliardi con una contrazione di 537 milioni rispetto a fine 2018 (-8%) e di 3,3 miliardi rispetto al 30 giugno 2018 (-34,8%).
Le parole di Castagna
Spunti interessanti arrivano anche dalle dichiarazioni dell’a.d. Castagna che nel corso della presentazione dei conti agli analisti ha indicato una stima dell’utile per azione 2019 oltre quota 0,3 euro. Non solo ha aggiunto che la società potrebbe “pensare alla distribuzione dei dividendi”. Guardando al futuro, Castagna ha poi dichiarato che dopo le azioni di derisking “ora siamo liberi di concentrarci sulla redditività” che sarà al centro del nuovo piano.
Arrivano anche le promozioni degli analisti
All’indomani dei risultati Banco Bpm ha incassato anche la promozione di alcune case d’affari. Tra cui quella di Kepler che alza il rating a hold da reduce, con target price che passa da 1,65 a 1,75, ma anche quella di Hsbc che porta il rating a buy da hold e vede il target salire a 2,30 euro.
Il target price medio indicato dal consensus Bloomberg è di 2,4 euro, ossia il 34,8% sopra la valutazione attuale del titolo Banco Bpm. Tra il rating consenso di Bloomberg 9 gli analisti con rating Buy, 6 con Hold e solo 4 Sell.