Notizie Notizie Mondo Il Wall Street Journal finisce nelle mani di Murdoch

Il Wall Street Journal finisce nelle mani di Murdoch

1 Agosto 2007 06:28

Dopo più di un secolo finisce un’epoca per il giornalismo mondiale e se ne apre un’altra. Trascorsi più  di 4 mesi alle prese con serrate trattative, la famiglia Bancroft, che controlla il gruppo Dow Jones con il 64% dei diritti di voto, ha accettato l’offerta di 5 miliardi di dollari messi sul piatto dal magnate australiano, Rupert Murdoch. E così il più celebre quotidiano economico al mondo, il Wall Street Journa (Wsj), avrà un nuovo, e molto più aggressivo nelle scelte editoriali, “padrone”.


La notizia che si è cominciata a diffondere a macchia d’olio ieri, prima come indiscrezione, è stata poi resa nota ufficialmente dal direttore esecutivo di Dow Jones Indexes, John Prestbo. “Dow Jones – ha spiegato Prestbo ai giornalisti – sarà parte di News Corporation”. Nonostante la famiglia sia rimasta spaccata, la garanzia del 32% dei voti a Murdoch, unito al 29% già garantito da altri azionisti, ha messo la parola fine a questa operazione.


Un esito per molti versi quasi sorprendente visto come erano andate le trattative nell’ultimo periodo.  La notizia della conclusione delle trattative era stata anticipata intorno alle 16 (ora italiana) – senza conferme ufficiali – nella pagine del sito del canale televisivo Cnbc. L’accordo definitivo tra NewsCorp, l’impero dei media di proprietà di Murdoch con una capitalizzazione di circa 67 miliardi di dollari, e il gruppo a capo del Wall Street Journal, dovrebbe essere siglato nelle prossime ore.


Insomma, l’acquisto del Wall Street Journal è l’ennesimo colpo di genio per il tycoon 76 enne che era in cerca soprattutto di prestigio. Ma sono anche in molti quelli che continuano – come si legge dalle colonne di Repubblica – a interrogarsi alla ricerca del perché lo “squalo” 76 enne, come è soprannominato, ha deciso di mettere le mani su un quotidiano nel momento in cui internet sta dominando. Oltre al prestigio questa mossa cela, però, ben altri intenti. Primo tra tutti il lancio di un network televisivo economico che entri in diretta concorrenza con la Cnbc del gruppo General Electric.