Notizie Notizie Italia Ultimo giorno per pagare l’acconto Tasi. Ecco cosa succede a chi non paga o paga in ritardo

Ultimo giorno per pagare l’acconto Tasi. Ecco cosa succede a chi non paga o paga in ritardo

16 Ottobre 2014 08:02
Ultime ore utili per il pagamento dell’acconto Tasi che vede coinvolti i proprietari di prima casa di oltre 5.200 comuni per un totale di 15 milioni di cittadini. Oggi è il termine ultimo per il pagamento dell’acconto Tasi da parte dei comuni che entro il 18 settembre hanno pubblicato le aliquote sul sito del Ministero dell’Economia. Tra questi figurano le maggiori città italiane, Roma e Milano, e nel complesso altri 64 capoluoghi di provincia tra cui Firenze, Verona, Palermo e Reggio Calabria. 
Fumata nera ieri dal consiglio dei ministri che non ha introdotto alcuna misura relativa al riordino della tassazione sulla casa. Nelle ultime settimane era emersa l’ipotesi di una nuova riforma della tassazione sulla casa con l’accorpamento di IMU e Tasi. Nessuna novità anche in merito alle detrazioni. 
Rischio errori
I giorni di avvicinamento al termine per il pagamento dell’acconto Tasi hanno visto emergere notevoli difficoltà nel determinare l’importo corretto della rata da pagare tra una giungla di delibere differenti da comune a comune. I Caf e le associazioni dei commercialisti in più di un’occasione hanno denunciato la difficoltà di determinare l’importo della Tasi. “In caso di errori nella compilazione del bollettino, non applicate le sanzioni. Per molti contribuenti sarebbe una beffa inammissibile”, è l’appello lanciato ieri dal segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. “Ogni Amministrazione comunale ha fatto a modo suo – prosegue Bortolussi – anche se il risultato a cui si è giunti era previsto sin dall’inizio: nella maggioranza dei casi i proprietari di prima casa  pagheranno di più rispetto al 2012,  anno in cui avevano l’obbligo di versare l’Imu sull’abitazione principale”. 
Sanzioni per chi paga in ritardo o omette pagamento 
La sanzione per omesso versamento è pari al 30 per cento del mancato pagamento
. Tuttavia, se il contribuente paga in ritardo la sanzione può essere ridotta sensibilmente. Se il pagamento viene effettuato entro il 15° giorno, la sanzione  è pari allo 0,2 per cento al giorno del tributo da versare. A partire dal 16° sino al 30°, invece, la sanzione aumenta al 3 per cento del tributo da versare. Se invece si paga oltre il mese, ma entro 1 anno dalla scadenza del pagamento, la sanzione sale al 3,75 per cento del tributo da onorare all’Amministrazione comunale. A ciò vanno aggiunti gli interessi calcolati con un tasso legale dell’1 per cento annuo.

Per comuni ritardatari rata unica il 16 dicembre, Tasi sospesa per Genova 
Nessuna scadenza per i proprietari di casa dei comuni che avevano deliberato sulle aliquote Tasi già a giugno. Invece per quei comuni che non hanno pubblicato le aliquote entro il 18 settembre è previsto il pagamento in una rata unica entro il 16 dicembre con l’aliquota base dell’1 per mille. 
Ieri intanto il governo ha ratificato la sospensione del pagamento di Tasi, Imu, Tari e Cosap per i cittadini di Genova che hanno subito danni a causa dell’alluvione del 9 e 10 ottobre. La sospensione è fino al 31 dicembre 2014.

Aliquote, calcolo acconto e metodo di pagamento 
L’aliquota base Tasi per le prime case è pari all’1 per mille con la possibilità di salire fino al 3,3 per mille. L’aliquota normale della Tasi non ottempera alcun tipo di detrazione a differenza di quanto previsto dall’IMU che dava una detrazione base per tutti di 200 euro più ulteriori 50 euro per ogni figlio residente.
A livello pratico la Tasi riprende la modalità di calcolo dell’IMU. Il contribuente deve quindi munirsi della rendita catastale che deve essere rivalutata del 5% e poi moltiplicare il risultato per il coefficiente che varia a seconda della tipologia di immobile (pari a 160 per le abitazioni). A questo punto si può calcolare l’imposta relativa all’aliquota deliberata dal singolo Comune per il 2014 e poi sottrarre dal valore ottenuto le eventuali detrazioni. Sono molti i calcolatori online che permettono di conoscere l’entità dell’acconto Tasi introducendo i dati catastali, l’aliquota comunale e le eventuali detrazioni. E’ possibile stampare direttamente il bollettino F24 compilato. La Tasi potrà essere pagata tramite modello F24 oppure bollettino postale. 
Una quota tra il 10 e il 30% a carico degli inquilini 
Tra le novità introdotte dalla Tasi c’è la compartecipazione al pagamento da parte degli inquilini che dovranno pagare con una quota che varia dal 10% al 30% (ad esempio a Roma il 20% e a Milano il 10%.