Notizie Notizie Italia Spread sbanda dopo Bce. Constancio: Italia rispetti regole Ue, rischia fuga dai BTP

Spread sbanda dopo Bce. Constancio: Italia rispetti regole Ue, rischia fuga dai BTP

24 Maggio 2018 15:53

Attenzione al rischio di una fuga dai bond sovrani: l’avvertimento della Bce ai paesi più indebitati dell’Eurozona arriva poche ore dopo la decisione del Colle di affidare a Giuseppe Conte il compito di formare il governo M5S-Lega.

Non è tanto Conte a spaventare i mercati: Bce, investitori e strategist continuano a focalizzare la loro attenzione sul contratto di governo stilato dai due partiti e sul rischio che l’Italia torni a spendere al di là delle sue possibilità, facendo salire di nuovo il debito pubblico, per giunta in aperta violazione delle regole di bilancio fissate dall’Ue.

E così, nell’ultima edizione del report Financial Stability Review, la Bce parla della minaccia che i paesi più indebitati dell’area euro  decidano di allentare troppo i cordoni della borsa, attraverso manovre di politica fiscale troppo espansive che mettano sull’attenti gli investitori, e dunque la loro propensione a puntare sui titoli di Stato dell’Eurozona. Chi è già investito sui bond sovrani, avverte l’istituzione, potrebbe decidere per esempio di scappare.

“Un eventuale deterioramento della crescita o un allentamento fiscale nei paesi con elevati livelli del debito potrebbe avere conseguenze sull’outlook fiscale e, di conseguenza, anche sul sentiment del mercato verso alcuni paesi dell’area euro emittenti di bond sovrani”, si legge nell’analisi della Bce.

Nel report vengono fatti i nomi di Italia, Francia, Belgio, Portogallo: tutti paesi che, secondo l’Eurotower, rischiano di non attenersi ai diktat di Bruxelles.

Mentre il leader della Lega Matteo Salvini si dice orgoglioso di aver scelto l’economista Paolo Savona per la guida del dicastero dell’economia, i mercati tornano così a innervosirsi e lo spread BTP-Bund supera nuovamente nei massimi intraday quota 190, dopo che nelle prime ore della mattinata era sceso anche sotto 180 punti base. C’è poco, tra l’altro, di cui rallegrarsi.

Così come riporta il Financial Times Vitor Constancio, vice presidente della Bce, commenta la situazione italiana, da un lato invitando gli investitori a non ricadere nella trappola del panico, dall’altro lato ricordando però  a Roma i compiti che deve fare.

Il rialzo dei tassi dei BTP decennali, sottolinea, è stato “significativo”, ma non “enorme”. Detto questo, “l’Italia deve rispettare le regole dell’Unione europea in tema di bilancio”.

Il numero due della banca centrale europea, inoltre, non smorza i timori sul rischio che, con i suoi problemi, l’Italia possa contagiare gli altri paesi dell’area euro. Il rischio contagio, sottolinea, “rimane sul tavolo, soprattutto in caso di ulteriore rialzo dei tassi (dei bond italiani)”.

Insomma, la Bce non ritiene che ci sia il pericolo, nell’immediato, di un panico sui mercati, così come crede che le valutazioni eccessive di alcuni settori, come quelle dei corporate bond High Yield, siano state in parte corrette.

Tuttavia, “sui mercati finanziari globali le vulnerabilità stanno aumentando“.

E, nel caso specifico dell’Eurozona, quattro sono i rischi che devono essere attentamente monitorati nel corso dei prossimi due anni: 1) il possibile effetto contagio di un repricing del rischio; 2) l’effetto anche in questo caso domino di un eventuale indebolimento della performance finanziaria delle banche; 3) la sostenibilità dei debiti pubblici e privati; i rischi di liquidità che provengono dal settore finanziario, non solo dalle banche”.

“Tutti questi quattro rischi sono interconnessi e ognuno di essi potrebbe scatenare gli altri”, avverte la Bce.

Ma Salvini rimane irremovibile:

L’Europa consiglia, a volta minaccia, e già dice che dovremmo fare una manovra da 10 miliardi di euro di tasse. Stiamo scherzando? L’ultima cosa di cui l’Italia ha bisogno è un aumento delle tasse. Penso che gli italiani ci abbiano votato per fare l’esatto contrario di quello che l’Ue ci ha suggerito e imposto negli ultimi anni”. Così il leader della Lega, nel corso di una diretta Facebook .

Infine, ad alimentare le preoccupazioni sono anche le minute della Banca centrale europea relative all’ultima riunione del Consiglio direttivo degli scorsi 25-26 aprile.

Dai verbali emerge che “l’incertezza sull’outlook è aumentata rispetto al meeting di politica monetaria del mese di marzo”.  E che “un rallentamento più pronunciato della domanda, dovuto in particolare a fattori esterni, potrebbe non essere di conseguenza escluso”.