Notizie Notizie Italia Revoca concessione, o forse no: Salvini tentenna, Consob contatta Palazzo Chigi. Atlantia in rally

Revoca concessione, o forse no: Salvini tentenna, Consob contatta Palazzo Chigi. Atlantia in rally

17 Agosto 2018 09:28

La Consob contatta Palazzo Chigi, in merito al caso Atlantia: il titolo è stato attaccato da pesanti sell off in Borsa, a seguito dell’annuncio del governo M5S-Lega sulla revoca della concessione autostradale ad Autostrade per l’Italia, a seguito della tragedia di Genova. Quell’annuncio ha azzerato in una sola sessione fino a cinque miliardi di capitalizzazione di Atlantia, a danno di azionisti e risparmiatori. Oggi la storia è diversa:: a fronte di Luigi Di Maio, che sembra voler procedere con la revoca, Matteo Salvini è apparso decisamente titubante, tanto che l’impressione è che il vicepremier e ministro dell’Interno voglia fare dietrofront.

Il titolo Atlantia ringrazia, tanto che scatta anche la sospensione per eccesso di rialzo, mentre le quotazioni volano fino a +8%. Gli investitori snobbano la minaccia downgrade da parte di Standard & Poor’s.

Tornando al capitolo Consob, stando a quanto riporta il quotidiano La Stampa la Commissione ha  contattato il governo M5S-Lega, ricordando che è “pericoloso turbare i mercati”.

Così si legge nel quotidiano:

“L’intenzione di punire subito e con durezza Atlantia, annunciata dal governo sull’onda della tragedia genovese, si è di colpo raffreddata alla luce delle possibili controversie legali ma anche, e soprattutto, dopo un intervento riservato di Consob. L’organo che ha come compito di tutelare il risparmio si è messo in contatto con Palazzo Chigi. Ai collaboratori del premier ha fatto presente come perfino nel prendere provvedimenti ritenuti giusti ci siano precise regole da rispettare“.

L’annuncio della revoca della concessione è stato tra l’altro poco preciso e ha alimentato una serie di interrogativi: anche perchè è stato lo stesso governo, dopo le dichiarazioni a caldo, a smorzare i toni.

Tanto che, nella giornata di ieri,  dopo essere precipitato fino a -25%, il titolo Atlantia ha ridotto le perdite, a seguito di indiscrezioni che hanno rivelato che la procedura di revoca della concessione potrebbe essere sospesa se Autostrade rispettasse l’impegno di ricostruire il ponte e le relative strutture entro cinque mesi.

In questo caso, Autostrade potrebbe anche mantenere la licenza.

Alla fine il bilancio della sessione, per il titolo Atlantia, è rimasto pesante: il gruppo che fa capo alla famiglia Benetton, finito nel mirino del governo e dei social per la tragedia di Genova, ha archiviato la seduta in calo di oltre -22%, a 18,3 euro, mandando in fumo più di 4 miliardi di capitalizzazione.

Vendite scatenate seppur minori anche sui bond Atlantia, che già erano crollati ai minimi record: in particolare le obbligazioni con scadenza nel 2023 sono scese del 6% circa, a 95,38.

C’è anche un importante fattore da considerare, che alimenta le incertezze su Autostrade per l’Italia: nel fare l’annuncio sulla revoca della concessione, Palazzo Chigi non ha mai chiarito se la revoca si riferisca all‘intera rete autostradale in concessione, o se solo alla tratta colpita dal crollo del Ponte Morandi.

Le informazioni che il governo ha dato ai mercati sono state insomma frammentarie, e l’addolcirsi delle sue posizioni ha confuso indubbiamente gli investitori. Di conseguenza, al di là della Consob, anche diversi esperti si interrogano sulle responsabilità dell’esecutivo e sulla fondatezza di accuse eventuali come turbativa dei mercati, e perfino aggiotaggio e insider trading.

Lo scrive per esempio su Firstonline Filippo Cavazzuti, economista e politico italiano, ex membro della Consob:

“Disgustoso assistere alle dichiarazioni sulla concessione sulle autostrade prima che vi sia ogni evidenza delle responsabilità. Si aggiunga che si ha che fare con una società quotata, che raccoglie i risparmi di molti italiani”.

Ancora Cavazzuti, nell’articolo “Autostrade, Governo a rischio di insider e aggiotaggio”:

“Hanno valutato i nostri ministri l’effetto sui mercati delle loro improvvide dichiarazioni, che potrebbero essere considerate al pari di aggiotaggio e fonte di attività di insider trading? È opportuno che la Consob apra un fascicolo anche a carico di queste persone, che per ignobile speculazione politica (“Autostrade non ci ha dato soldi”, afferma l’inopinato Di Maio) hanno contribuito a destabilizzare il mercato a danno dei risparmiatori”.

E sui social la platea di chi accusa in modo più o meno velato il governo si allarga: