Notizie Notizie Mondo Nuova ondata di timori per l’immobiliare Usa

Nuova ondata di timori per l’immobiliare Usa

11 Luglio 2007 07:00

Una nuova ondata di timori e dubbi sulle condizioni dell’industria dei mutui statunitense e sugli squilibri esistenti nelle economie mondiali, ha portato le borse europee e Wall Street a intraprendere con decisione la strada del ribasso nella seconda seduta dell’ottava, accompagnato dal dollaro su nuovi minimi contro l’euro. La valuta europea è riuscita a sfondare la porta degli 1,37 dollari.


Ribassi superiori al punto percentuale per l’italiano S&P/Mib, per lo spagnolo Ibex, mentre si sono avvicinati al -1,50% il Cac40 e il Dax. Oltreoceano S&P500 e Dow Jones Industrial sono arretrati rispettivamente dell’1,42% e dell’1,09% mentre il tecnologico Nasdaq Composite ha perso l’1,16%. E il cammino discendente è proseguito nella notte sulle piazze finanziarie asiatiche. Tokyo ha chiuso con un ribasso di oltre un punto percentuale.


La notizia che più ha turbato gli operatori sui listini internazionli è stata la possibilità, presa in considerazione da Standard and Poor’s, di abbassare il rating su circa 12 miliardi di dollari di obbligazioni garantite da mutui subprime, mentre Moody’s è passata alle vie di fatto tagliando il rating di circa 400 bond con le stesse caratteristiche. I timori di un riprezzamento del rischio sui merati del credito hanno fatto il resto portando gli investitori a spostare il flusso di denaro verso lidi più sicuri. Sostanzialmente la situazione non è cambiata da quanto verificatosi qualche settimana orsono. E’ sempre lo stato di salute del comparto immobiliare a preoccupare e il rischio, evidentemente non scongiurato, che le difficoltà nel comparto dei mutui subprime, dove aumentano i casi di insolvenza, si ripercuotano su altri settori del credito e sull’intera economia. Non a caso è sempre dal settore immobiliare che sono giunte agli operatori ulteriori motivi per cercare acque meno agitate dove parcheggiare la propria liquidità. Home Depot, catena leader nella vendita di prodotti per la ristrutturazione della casa, ha rivisto al ribasso le proprie stime per l’anno in corso mentre il costruttore DR Horton ha reso noto di attendersi una chiusura in rosso del trimestre in corso in conseguenza di un crollo degli ordini intorno ai 40 punti percentuali. Profit warning lanciato anche per la catena di negozi al dettaglio Sears Holding mentre l’esordio della stagione delle trimestrali non è stata positiva. Alcoa ha infatti deluso le attese del mercato.
 
In serata  il discorso di Ben Bernanke sull’inflazione non ha contribuito né a peggiorare né a migliorare il sentiment del mercato. Il presidente della Fed ha sottolineato l’importanza di avere aspettative di inflazione ben ancorate mentre ha ribadito la propria convinzione che i problemi del comparto dei mutui subprime non si espanderanno ad altri settori finanziari