Notizie Notizie Italia Iliad fa sempre più paura e Telecom Italia cade ai minimi a 5 anni, ma analisti non vedono vera guerra dei prezzi

Iliad fa sempre più paura e Telecom Italia cade ai minimi a 5 anni, ma analisti non vedono vera guerra dei prezzi

19 Luglio 2018 14:45

Non si arrestano le vendite sul titolo Telecom Italia che questa mattina ha toccato un nuovo minimo a 5 anni a quota 0,595, che corrisponde con il livello più basso dal 2013. A mettere sotto pressione il titolo sono le notizie relative al mercato mobile con il nuovo operatore Iliad che in 50 giorni ha già raggiunto il traguardo di 1 milione di utenze attive. Il rischio di una guerra dei prezzi in Italia era in agguato già da tempo e i prossimi trimestri potrebbero vedere materializzarsi per Tim un’erosione della quota di mercato e soprattutto minori ricavi per cliente.

Dall’assemblea dello scorso 4 maggio, il titolo Telecom Italia ha lasciato sul terreno circa il 30%; si è progressivamente spento l’appeal speculativo legato all’ingresso del fondo Elliott e il titolo ha iniziato a pagare anche i timori che contrasti a livello di governance tra Vivendi ed Eliott pesino sulla gestione della maggiore tlc italiana.

L’approccio aggressivo a livello di prezzi di Iliad sul mercato italiano minaccia le altre big presenti sul mercato con il concreto rischio che la guerra sui prezzi porti a minori ricavi da servizi dei tre operatori presenti (Wind Tre, Telecom Italia e Vodafone).

 

Iliad game changer?

Il ritmo di penetrazione sul mercato italiano di Iliad dovrebbe comunque ridurci nei prossimi mesi e secondo gli analisti di Mediobanca Securities l’arrivo del nuovo operatore al momento non rappresenta un “game changer” e non si è innescata una vera guerra dei prezzi con gli operatori al contrattacco soprattutto con offerte di pacchetti più ricchi di GB e minuti ma a parità di prezzo.

Moody’s stima minori ricavi da servizi nell’ordine del 4-6% per i tre operatori nel prossimo biennio con Wind Tre la più colpita, mentre Telecom e Vodafone sono protette dal loro posizionamento sul segmento di fascia alta e a reti di migliore qualità. “Ci sono però stati significativi tagli di prezzo e promozioni da quando Iliad è entrata (in aggiunta ai forti cali dei prezzi per Gigabyte (Gb) giunti fino al 60% l’anno scorso) e questo aumenta il rischio di una guerra dei prezzi”, argomenta Moody’s che per Telecom vede una diminuzione un calo dei ricavi del 4%-5% all’anno fino al 2019, mentre l’ebitda crescrà al massimo dell’1%. Moody’s ritiene comunque che Iliad non cambierà il mercato come ha fatto in Francia.