Notizie Notizie Mondo Google si conferma come miglior posto di lavoro al mondo. Nessuna italiana tra le prime in graduatoria

Google si conferma come miglior posto di lavoro al mondo. Nessuna italiana tra le prime in graduatoria

1 Novembre 2013 08:46

E’ ancora Google la migliore azienda nella quale lavorare secondo il mensile Fortune. Great place to work, la ricerca internazionale di Fortune che ogni anno stila la classifica delle aziende nelle quali è più facile e bello lavorare – e che hanno quindi il tasso di felicità dei dipendenti più alto in assoluto – l’ha incoronata per il quarto anno di seguito l’azienda migliore. E – chi lo sa perché – la notizia non stupisce.

Nei settanta uffici sparsi in giro per il mondo, i dipendenti intervistati hanno decretato il successo di un’azienda che già nel suo motto fa capire la sua politica in termini di dipendenti: do cool things that matter. In effetti, l’azienda ha decisamente messo al centro dei suoi interessi il benessere dei dipendenti con una serie di programmi che fanno l’invidia dei lavoratori di tutto il mondo. Si va dalla birra offerta il venerdì a tutti i dipendenti (perché il venerdì è free e si può festeggiare anche con i capi), al tempo libero in orario di lavoro messo a disposizione dei dipendenti per coltivare le loro idee utili per lo sviluppo del business, al centro fitness di circa 30mila metri quadrati che è gratuitamente per i lavoratori. Ovviamente anche la politica retributiva ha aiutato molto Google a scalare il vertice di questa speciale classifica, ma in realtà hanno avuto il loro peso soprattutto le iniziative mediche, la tutela dei partner, le iniziative per conciliare al meglio lavoro/famiglia/vita privata e, più in generale, tutti gli altri benefits messi a disposizione dall’azienda americana guidata da Larry Page e Sergey Brin.

Inoltre Google è un’azienda molto attenta anche all’ambiente ed è nella memoria di tutti l’iniziativa dello scorso anno con la quale la dirigenza invitava i dipendenti a recarsi nel posto di lavoro con mezzi ecologici e non inquinanti per poi regalare, in seguito, a tutti una bicicletta nuova.

Ma quali sono le altre aziende in classifica? Il settore dell’ICT e del web regalano anche altri esempi per Fortune. Al secondo posto, infatti, abbiamo SAS, al terzo CHG Healthcare Services e a seguire moltissime altre aziende straniere che hanno il minimo comune denominatore di essere relativamente giovani e molto all’avanguardia nelle politiche sociali. Stupisce, però, l’assenza di aziende come Yahoo e Facebook nelle prime cento posizioni mentre la Microsoft si classifica soltanto settantacinquesima.

E l’Italia come si piazza? Molto male, se si pensa che nessuna azienda italiana è rientrata nell’elenco delle migliori cento imprese. Questo perché, purtroppo, nel nostro Paese ancora vige un modello produttivo sullo stile del dopoguerra italiano, quando in fabbrica il padrone era il padrone e gli operai non avevano quasi alcun diritto. Non fa meglio l’Europa che vede solo tre aziende posizionarsi nella seconda metà della classifica (fra queste, la Novartis). Non sarà, quindi, forse un caso che le grandi multinazionali stanno da un po’ abbandonando il nostro paese per spostare le produzioni altrove (due anni fa erano dodici, oggi appena sette)?

Va ricordato che la classifica viene realizzata valutando per due terzi le opinioni dei dipendenti e per un terzo le politiche organizzative messe in atto dall’azienda stessa.