Notizie Certificates Ftse Mib strappa ai massimi 2019, non si fermano Azimut e Unicredit

Ftse Mib strappa ai massimi 2019, non si fermano Azimut e Unicredit

14 Febbraio 2019 09:12

Acquisti convinti anche oggi su Piazza Affari reduce da tre sedute in forte rialzo con netta sovraperformance rispetto agli altri listini europei. Il Ftse Mib in avvio segna un progresso dello 0,45% a quota 20.080 punti, sui nuovi massimi da inizio anno. Dai minimi dell’8 febbraio l’indice guida milanese segna un balzo di oltre il 4%. 

 

Ieri sponda importante all’azionario Italia dall’asta Btp con rendimenti in ulteriore calo. Riflettori degli investitori sempre rivolti oltreoceano con il presidente americano Donald Trump che sarebbe orientato a posticipare la scadenza della tregua sui dazi. Gli ultimi rumor parlano di un possibile rinvio di 60 giorni. Dal fronte macro la Germania ha registrato una crescita nulla nel quarto trimestre del 2018 evitando di un soffio l’ingresso in recessione tecnica. Buone le indicazioni dalla Cina: la bilancia commerciale è risultata più forte delle attese.

 

Unicredit corre dopo emissione bond Tier2

In prima fila oggi Saipem con un balzo dell’1,5%. Continua il rally di Azimut (+1,56%).

Ben impostata Unicredit (+0,8%) che è tornata a un soffio da quota 11 euro dopom il successo del bond subordinato Tier2. L’ammontare emesso dell’obbligazione a 10 anni è stato pari a 1 miliardo di euro con domanda superiore ai 2 miliardi. Il prestito paga una cedola del 4,875% per i primi cinque anni. Qualora l’emittente decidesse di non esercitare l’opzione call, la cedola per il successivo periodo fino a scadenza verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap a 5 anni alla fine del quinto anno, aumentato dello spread iniziale.

 

In Europa, dopo il Pil tedesco, si attende alle 11:00 quello dell’intera Eurozona. Nel pomeriggio occhi alle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, che daranno uno spaccato sui consumi interni. In uscita da Oltreoceano anche le scorte delle imprese e le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione. Per quanto riguarda l’Italia, si segnalano alcune trimestrali, tra cui spiccano quelle di Pirelli ed Edison.