Asta Btp galvanizza il Ftse Mib, massimi oltre muro dei 20mila punti. Ruggisce Unicredit
Il Ftse Mib tenta di calare il tris e allunga sopra i 20 mila punti. Dopo le brillanti sedute dei giorni scorsi, l’indice guida di Piazza Affari è intenzionato a concedere il tris con un rialzo giornaliero di oltre l’1%. Il Ftse Mib aveva toccato quota 20 mila nell’intraday lo scorso 6 febbraio per poi scivolare con decisione nelle due sedute successive. Piazza Affari si segnala anche oggi come la migliore Borsa europea.
I mercati continuano a cavalcare le speranze di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Donald Trump ha dichiarato, in particolare, di essere pronto a posticipare la data in cui scatterebbero gli aumenti dei dazi sulle importazioni cinesi da parte Usa, fissata al 2 marzo.
Asta Btp convincente
Una sponda al rally di Piazza Affari è arrivata dal nuovo calo dei rendimenti nell’asta Btp odierna. Il Tesoro ha collocato titoli a 3 anni per 2,25 mld e a 7 anni per ulteriori 2,25 mld. L’ammontare complessivo dell’emissione è stato di 4,5 miliardi di euro, pari al massimo quantitativo previsto. Il Btp a 3 anni ha visto richieste per 3,987 miliardi è è stato allocato al rendimento dello 0,99%, in calo di 8 centesimi rispetto alla precedente asta di metà gennaio. Il Btp a 7 anni ha evidenziato invece richieste più contenute (3,105 miliardi) con rendimento medio di assegnazione del 2,26%, in calo di 9 centesimi rispetto alla precedente asta.
Lo spread ha reagito con un restringimento in area 266 punti base.
Unicredit corre tra dossier Npl ed emissione bond subordinato
Seduta in evidenza per Azimut che guadagna il 4,7% dopo che ieri i dati sulla raccolta hanno evidenziato a gennaio afflussi per 554 milioni di euro.
Tra le banche scatto di Unicredit che sale di oltre il 2% a 10,91 euro. Le ultime indiscrezioni stampa vedono l’istituto guidato da Jean Pierre Mustier al lavoro per la cessione di 3 portafogli Npl per complessivi 2,5 miliardi di euro. Inoltre oggi è in corso il collocamento di un bond subordinato di tipo Tier 2 con scadenza febbraio 2029. Rispetto a un importo in emissione di 500 milioni di euro, la domanda a metà giornata risulta aver superato quota 2 miliardi di euro.
Molto bene anche Finecobank che sale del 3,42%.