Notizie Notizie Italia Forex: salgono i rendimenti dei titoli italiani e spagnoli, euro sotto pressione

Forex: salgono i rendimenti dei titoli italiani e spagnoli, euro sotto pressione

Pubblicato 26 Giugno 2012 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:01

Le aste di titoli pubblici appesantiscono l’euro. Segno meno per la moneta unica penalizzata nel corso della prima parte dai risultati delle aste di titoli pubblici in Italia e Spagna. Particolarmente preoccupante il risultato del collocamento dei titoli targati Madrid che oltre all’ormai solito incremento dei rendimenti hanno evidenziato anche un allarmante calo della domanda.

Questa mattina il Tesoro spagnolo ha collocato titoli a 3 e 6 mesi per 3,08 miliardi di euro e la domanda ha superato il quantitativo offerto di 2,6 volte nel primo caso e di 2,8 volte nel secondo. Nell’asta precedente i rendimenti allettanti dei bond avevano spinto il bid-to-cover rispettivamente a 3,9 ed a 4,3. Il tre mesi ha registrato un rendimento del 2,362%, contro lo 0,846% dell’asta precedente, mentre nel caso del semestrale il dato è passato dall’1,737 al 3,237%.

L’asta italiana ha invece totalizzato quasi 4 miliardi divisi in Ctz e Btpei. I primi, con scadenza maggio 2014, sono stati collocati al rendimento medio del 4,713%, in decisa ascesa rispetto al 4,037% dell’asta di un mese fa e sui livelli più alti dal dicembre 2011. La domanda è risultata pari a 1,652 volte il quantitativo offerto, in linea con quella di maggio (1,656). Allocati anche Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro 2016 e 2026. Domani sarà il turno dei Bot semestrali mentre giovedì appuntamento con i Btp a medio-lungo termine (5 e 10 anni).

Intanto in Grecia il premier Samaras ha nominato Yiannis Stournaras alla carica di Ministro delle Finanze dopo le dimissioni per motivi di salute di Vasilios Rapanos. Stournaras, che insegna economia presso l’Università di Atene, è stato consulente speciale del ministero dell’Economia e della Banca di Grecia.

In questo contesto l’eurodollaro segna un rosso dello 0,2% a 1,2473 dopo aver toccato un minimo a 1,2455 dollari mentre l’incrocio con la divisa nipponica quota in calo dello 0,4% a 99,150. “Dal punto di vista grafico -commenta Vincenzo Longo di IG Markets- il cambio si è spinto in prossimità dell’area di resistenza collocata a 1,2450-1,2440, dopo un massimo intraday a 1,2530 in apertura in Europa”. “L’area 1,2450 -continua Longo- rimane il supporto principale, la cui rottura riporterebbe incertezza e ritorno sui minimi di inizio mese a 1,23-1,2290. Al rialzo la prima resistenza si colloca a 1,2550 e successivamente a 1,2650”.

Segno meno anche per il cross con la sterlina che dopo aver toccato il minimo da fine maggio a 0,7984 quota 0,7994 pound. Oggi il governatore della Banca centrale inglese Mervyn King nel corso di un intervento ha rimarcato di voler sostenere l’economia britannica perché “negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un peggioramento della situazione in Eurolandia”. Nell’ultima riunione del board, King ha votato per un incremento del piano di allentamento quantitativo di 50 miliardi di sterline.

Per quanto riguarda i dati macro del pomeriggio, -1,9% annuo per l’indice S&P Case Shiller relativo i prezzi delle case nelle principali 20 città degli Stati Uniti ad aprile (consenso -2% a/a), calo da 64,4 a 62 punti per la fiducia dei consumatori e -3 punti per l’indice manifatturiero Richmond Fed, contro i 4 punti precedenti.