Italia: rendimenti in salita per Ctz e Btpei, i veri test saranno le aste Bot e Btp
Antipasto da quasi 4 miliardi di euro di Ctz e Btpei per l’Italia che domani e dopodomani sarà chiamata a piazzare sul mercato quantità più sostanziose di titoli di debito pubblico con Bot semestrali per 9 mld di euro e Btp a medio-lungo termine per massimi 6 mld.
Il Tesoro italiano ha collocato oggi Ctz per complessivi 2,991 mld di euro, vicino al top della forchetta prevista che era tra un minimo di 2 e un massimo di 3 miliardi. I Certificati di credito del Tesoro “zero coupon” (Ctz) con scadenza maggio 2014 sono stati collocati al rendimento medio del 4,713%, in decisa ascesa rispetto al 4,037% dell’asta di un mese fa e sui livelli più alti dal dicembre 2011. La domanda è risultata pari a 1,652 volte il quantitativo offerto, in linea con quella di maggio (1,656). Allocati anche Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro (BTP€i) per 916 mln di euro (range offerta era 0,5-1 mld). I BTP€i con scadenza settembre 2016 (626 mln) sono stati collocati al rendimento medio del 5,25 dal 4,39% di un mese fa.
Domani asta Bot per 9 mld, giovedì Btp per massimi 6 mld
Domani sarà il turno dell’asta di Bot semestrali dalla quale il Tesoro prevede di raccogliere 9 miliardi di euro. Infine giovedì toccherà all’asta di Btp a medio-lungo termine (5 e 10 anni) per un range compreso tra i 4 e i 6 miliardi euro, che rappresenta l’ultima asta del primo semestre. Ieri il Ministero dell’Economia ha comunicato che nel terzo trimestre saranno emessi Ctz 2014 e Btp 2015 per almeno nove miliardi ciascuno e Btp 2022 per minimi 12 miliardi. Saranno inoltre offerte ulteriori tranche di Btp 2017, 2022 e Ctz 2014. Il Tesoro si riserva comunque la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, ivi inclusi i titoli non più in corso di emissione, per assicurare l’efficienza del mercato secondario.
Domanda deludente nell’asta spagnola di titoli a breve
Indicazioni non troppo confortanti sono arrivate dalla Spagna che ha tenuto oggi un’asta di titoli a breve termine che ha evidenziato rendimenti in decisa ascesa, come da attese, e soprattutto una domanda in calo. Il Tesoro spagnolo ha collocato titoli a 3 e 6 mesi per 3,08 miliardi di euro con rendimenti in netto rialzo rispetto all’asta dello scorso 22 maggio. Allocati titoli governativi a tre mesi per 1,6 mld con rendimento del 2,362%, quasi triplicato rispetto allo 0,846% dell’asta precedente. Il bond semestrale invece, collocato per 1,48 miliardi, ha registrato un rendimento medio del 3,237% dall’1,737% precedente. Le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 2,6 nel primo caso (da 3,9) e di 2,8 volte nel secondo (da 4,3).