Notizie Notizie Mondo Eurogruppo: entro fine mese nuova riunione per discutere il caso Cipro, più vicini aiuti

Eurogruppo: entro fine mese nuova riunione per discutere il caso Cipro, più vicini aiuti

5 Marzo 2013 08:44

È stato un Eurogruppo interlocutorio quello che si è tenuto ieri a Bruxelles. I ministri delle Finanze della zona euro non hanno affrontato a una settimana dal voto la situazione italiana che è stata definita “difficile da interpretare” e rimane al momento complicata. “L’esito delle elezioni in Italia ci fornisce un quadro complicato” ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Il leader si è mostrato tuttavia fiducioso sul fatto che “qualunque governo in Italia mostrerà responsabilità”. Dijsselbloem ha precisato che l’Eurogruppo segue da vicino gli sviluppi italiani, ma la situazione italiana non è stata discussa. Durante l’incontro il ministro Vittorio Grilli “ha informato” i ministri sull’evolversi della situazione.

Tra i temi caldi sul tavolo il pacchetto di aiuti a Cipro. “Con il nuovo governo – si legge in una nota – l’Eurogruppo è convinto e fiducioso che si possa arrivare ad una rapida conclusione dei negoziati verso un memorandum d’intesa”. “Siamo stati informati che sono già in via di definizione gli accordi per l’intesa e che il nuovo governo ha deciso una valutazione indipendente per l’introduzione delle misure anti-riciclaggio all’interno delle istituzioni finanziarie cipriote”. I leader europei si potrebbero riunione in tempi ravvicinati per fare il punto sui progressi nelle discussioni tra le autorità di Nicosia e le istituzioni internazionali.

Quanto alla Grecia, l’Eurogruppo “nota con soddisfazione che la soglia di febbraio del lettera d’intenti tra la Grecia e la Troika è stata raggiunta”. “In particolare – riporta una nota diffusa ieri sera dall’Eurogruppo – la strategia fiscale di medio termine è stata aggiornata con l’introduzione di tetti triennali di spesa per i diversi misteri e il settore sanitario”. L’Eurogruppo invita le autorità elleniche a  mantenere questo ritmo sul fronte delle riforme e, in particolare, ad attuare pienamente le tappe concordate per marzo, come condizione per l’erogazione di un ulteriore tranche di aiuti da 2,8 miliardi di euro.