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Il Brasile traina gli Emergenti

11 Aprile 2016 06:04
 
 
 
La presa d’atto della Federal Reserve che la crescita statunitense, così come l’inflazione, non giustifica il restringimento monetario aggressivo, ha avuto molti effetti positivi. Per primo, secondo Enzo Puntillo, responsabile delle strategie obbligazionarie di GAM, quello di fermare (almeno per il momento) il continuo apprezzamento del dollaro, e di gettare le basi per una ripresa dei prezzi del greggio. Inoltre, spiega ancora Puntillo, sta sostenendo gli inflation-linked bond in virtù dellle rivalutate aspettative sull’inflazione, precedentemente molto legate al prezzo del greggio.
Ripresa degli Emergenti
Degli effetti positivi delle ultime decisioni delle principali Banche centrali hanno beneficiato anche i mercati del credito, con un restringimento degli spread di supporto ai mercati Emergenti. “L’indebolimento del biglietto verde ha tolto la pressione dalla svalutazione del renminbi, una delle principali preoccupazioni degli investitori – conferma Puntillo – La correzione della Fed ora rispecchia maggiormente le aspettative degli investitori”. Inoltre, dopo un periodo che ha registrato dati economici deludenti, la crescita globale sembra ora prendere corpo. I più recenti dati relativi a Stati Uniti, Giappone ed Europa stanno superando le aspettative. “Tuttavia, restiamo in un contesto di crescita bassa nel lungo periodo, con lo sviluppo demografico, la bassa produttività e gli alti livelli di debito in alcune aree geografiche che stanno rallentando la crescita“, commenta lo strategist.
Ripresa carioca
Secondo Puntillo, i fattori cruciali alla base della ripresa degli Emergenti quest’anno stavano indebolendo le valutazioni insieme a un forte deterioramento del sentiment nei confronti di tutte le asset class. Ma a livello di fondamentali, il ribilanciamento tra le diverse economie è un processo in corso. “Naturalmente, si tratta di un processo che richiederà del tempo e una ripresa a ritmo sostenuta è improbabile“, dice Puntillo. Inoltre, la differenza a livello geografico è evidente: ci sono aree geografiche che si trovano a uno stadio piuttosto avanzato, come l’Europa centrale, e Paesi appena all’inizio del ciclo di ripresa, come il Brasile, che ha imboccato un cammino di evoluzione con una bilancia commerciale che sta tornando in positivo e che trae beneficio dal deprezzamento della valuta: “Oggi il Paese carioca è uno dei pochi Stati sudamericani con un volume di esportazioni in aumento”, dice Puntillo.
 
Scelte di portafoglio
Gam all’inizio del 2016 ha messo da parte il posizionamento molto difensivo degli ultimi anni, incrementando la sensibilità al mercato sulla scia delle basse valutazioni e del miglioramento dei fondamentali. “Abbiamo maggiore fiducia nei confronti di titoli obbligazionari in valuta forte, a scapito di posizioni nelle differenti valute locali – dice Puntillo – La maggior parte di queste operazioni sono state concentrate in Brasile, che ora rappresenta circa un quinto dei nostri portafogli. Perdere l’occasione di partecipare alla storia di ripresa del Brasile quest’anno avrebbe significato perdere una larga fetta del rendimento generato dai mercati Emergenti“.