Notizie Notizie Mondo Bomba derivati da $222 trilioni: le banche più esposte e il mistero di Warren Buffett

Bomba derivati da $222 trilioni: le banche più esposte e il mistero di Warren Buffett

17 Maggio 2017 15:37

Un’esposizione verso i derivati pari a ben 222 trilioni di dollari, ovvero 222.000 miliardi di dollari. E’ quella che hanno le 25 principali banche Usa.

Nella classifica dell’esposizione verso i contratti, aggiornata in data 31 dicembre 2016, oltre a Citigroup, che svetta al primo posto, e a JP Morgan Chase, Goldman Sachs, Bank of America, Morgan Stanley, che la seguono, ci sono anche le filiali americane di colossi europei: come HSBC North America Holdings, Barclays US, BNP Paribas Usa.

I numeri sono contenuti nel report federale stilato dall’agenzia americana Office of the Comptroller of the Currency, nel suo Quarterly Report on Bank Trading and Derivatives Activities.

Come scrive Mike Snyder nel suo blog The Economic Collapse, “alla ricerca disperata di rendimenti più alti, tutte le banche note per essere “Too Big To Fail” stanno scommettendo in modo folle, e il timore è che prima o poi le loro scommesse andranno a finire molto male”.

I numeri sono da capogiro: Citigroup, con asset lievemente inferiori a 1,8 trilioni di dollari, ha un’esposizione complessiva verso i derivati superiore a 47 trilioni di dollari.

JP Morgan, con asset poco inferiori a 2,5 trilioni, ha un’esposizione di quasi 47 trilioni.

Goldman Sachs, con asset totali inferiori a 1 trilione di dollari, ha un’esposizione superiore a 41 trilioni di dollari.

Bank of America ha asset lievemente superiori a 2,1 trilioni di dollari, ed è esposta verso i derivati per oltre 33 trilioni di dollari.

Tabella derivati

Torna alla mente la lettera che Warren Buffett scrisse agli investitori della sua Berkshire Hathaway nel 2003, e in cui parlò dei contratti derivati come “armi finanziarie di distruzione di massa che presentano pericoli potenzialmente letali”.

E se l’esposizione dei principali 25 colossi bancari di Wall Street ammonta a 222 trilioni di dollari, quella globale supera i 500 trilioni di dollari: una vera e propria bomba finanziaria che sta portando tra l’altro la stessa Berkshire Hathaway di Buffett, secondo l’esperto di finanza Jim Rickard, ad accumulare qualcosa come 86 miliardi di dollari in contanti, nel timore di una forte correzione del mercato azionario.